Tornano i rugbisti sui pullman, per bloccare l’evasione tariffaria. Sulla scia della campagna che 10 anni fa aveva spinto i fruitori del servizio di trasporto pubblico locale a “giocare pulito”, acquistando un regolare titolo di viaggio prima dell’inizio della corsa, ATB e Rugby Bergamo 1950 lanciano la campagna “Non viaggiare scoperto!”.
La conferenza stampa si è tenuta questa mattina, al Campo Sghirlanzoni, alla presenza della dirigenza di ATB, TEB e Rugby Bergamo 1950, oltre a diversi atleti e collaboratori del servizio di trasporti locale. L’obiettivo è sensibilizzare i passeggeri che utilizzano quotidianamente per i propri spostamenti bus, tram e funicolari. «La campagna antievasione nasce per contrastare i comportamenti scorretti di chi utilizza i servizi senza pagare il biglietto» ha dichiarato Liliana Donato, Direttore Generale di ATB Mobilità. «Ma vuole anche essere un monito di responsabilizzazione dei passeggeri in qualità di cittadini attivi. Per questo abbiamo scelto di ideare una campagna che raccontasse valori come rispetto, gioco di squadra, collaborazione e senso di appartenenza».
«Noi crediamo nella lealtà, nella fiducia reciproca, nel sostegno, nel coraggio, nella determinazione e nella disciplina ed educhiamo i nostri giovani perché portino questi valori in campo ma ne diventino anche i messaggeri fuori dal campo, nella società civile. È per la condivisione di tali valori che con orgoglio e gratitudine, ci siamo messi subito a disposizione di ATB e TEB con i nostri atleti e lo staff tecnico e dirigenziale, per promuovere la campagna antievasione» ha commentato Giulio Donati, Presidente di Rugby Bergamo 1950.
«In questi ultimi mesi per contrastare e ridurre il fenomeno abbiamo rafforzato le attività di controllo con modalità innovative, come le campagne di controllo diffuse con personale senza divisa. La campagna di comunicazione “Non viaggiare scoperto!”, rinnova la partnership con Rugby Bergamo e richiama con forza il tema, i valori, le regole e i comportamenti di correttezza e di lealtà che sono alla base della nostra mission e nel rapporto con i cittadini che utilizzano i nostri servizi» commenta Gianni Scarfone, Amministratore Delegato di TEB.
L’idea creativa, fortemente ironica e originale, nasce dalla volontà di strappare un sorriso per generare a sua volta un’approfondita riflessione sul tema. Perché chi viaggia senza biglietto “spoglia” anche sé stesso e la qualità della propria esperienza di viaggio: il mancato pagamento del biglietto, infatti, comporta per ATB e TEB una perdita comparabile economicamente a circa 80 corse al giorno. E chi meglio dei giocatori di rugby può trasmettere i più alti valori dell’onestà e del rispetto smascherando il passeggero “scoperto” e colto senza biglietto?
Dalla giornata di oggi la campagna “Non viaggiare scoperto!” sarà visibile, oltre che sui mezzi ATB e TEB, anche alle pensiline di attesa, nelle sedi delle funicolari e all’ATB Point.