Un azzurro decisamente scialbo sulla Birds of Prey di Beaver Creek. La prima discesa maschile della stagione va a Justin Murisier. Il primo centro dell’elvetico (tempo 1.40.04) arriva davanti al connazionale Marco Odermatt a due decimi e allo sloveno Miha Hrobat a 35. Un fuoriclasse tra due sorprese a riprova delle difficoltà d’interpretazione della pista americana da parte di molti big (il francese Cyprien Sarrazin è solo nono a 1″03) e soprattutto degli italiani che fanno flop all’unisono. Il migliore, se cosi si può definire, è Dominik Paris (19mo a 1″69) davanti a Florian Schieder (23mo a 1″81 e al rientro dopo l’operazione al ginocchio subita a marzo). Mattia Casse è 26mo a 2″04 dal leader: il bergamasco d’adozione non prende mai il ritmo giusto e la sua rincorsa non è altro che un costante lievitare del gap dai migliori. Rientra dopo quasi un anno e va a punti (27mo) Giovanni Franzoni mentre finiscono fuori dai trenta Benjamin Alliod, Christof Innerhofer e Pietro Zazzi. Da segnalare che Murisier, 32 anni, vantava, prima di oggi, solo un podio, nel gigante della Badia del 2020.
“La pista era in buone condizioni, anche se un po’ di tagli c’erano, ma è normale – il commento di Paris -. Sono io che non sono riuscito a sciare come dovevo. E’ difficile fare un’analisi, perché viene da dire di avere sbagliato troppo. Dovrò riguardarmi al video e cercare di fare meglio domani. Forse chi è sceso con i primi numeri ha trovato la pista più pulita e più liscia. Quando c’è la traccia un po’ di tempo lo perdi. Io non li ho visti scendere. Ho visto Kriechmayr, che era uno dei favoriti, ma anche lui ha fatto fatica. Ci riproverò nel superG”. Il superG è in programma sabato 7 dicembre alle 18.30 (ora italiana) con diretta tv su Raisport ed Eurosport, domenica 8 invece è in agenda il gigante con Filippo Della Vite: prima manche alle 18 e seconda alle 21.
Nella prima discesa stagionale, disputata negli Stati Uniti, Mattia Casse solo 26esimo. Davanti a lui Paris e Scheider, rispettivamente 19° e 23° (Ph: Pentaphoto)