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Outdoor 22 Maggio 2025di Marco Enzo Venturini

Bagnaia a Silverstone per il riscatto

Una pista insidiosa, che potrebbe mischiare le carte sul tavolo. Poi, come sempre nel mondo dei motori, tra il dire e il fare ci sono le prestazioni che i protagonisti della MotoGP sapranno regalare. Domenica il Motomondiale torna a visitare Silverstone, luogo storico del motorsport in cui però Marc Marquez ha nel corso del tempo dimostrato di non sentirsi a proprio agio come altrove. Tutto l’opposto per Pecco Bagnaia, pronto a rilanciare le proprie ambizioni in un campionato che per lui è stato finora ampiamente deludente. E sullo sfondo si staglia l’assenza di Jorge Martin, i cui rapporti con Aprilia sembrano pronti a deflagrare.

Partiamo dal non irrilevante presupposto che il Gran Premio di Gran Bretagna è andato finora a Marc Marquez in appena due occasioni, entrambe distantissime nel tempo: bisogna infatti riportare indietro le lancette dell’orologio addirittura al 2010, cioè ai tempi della Classe 125 (anno peraltro del ritorno a Silverstone dopo 23 edizioni della gara disputate a Donington), e poi al quasi irripetibile 2014 in cui il catalano vinse 13 appuntamenti iridati su 18. Da allora, però, nessun altro exploit è mai arrivato in terra albionica: anzi, per lui due volte la vittoria è sfumata all’ultima curva. Al contrario qui Bagnaia ha trionfato nel 2022 e comunque raccolto tre podi negli ultimi tre anni. Chiaro che, con una classifica che recita -51 sul compagno-rivale, il profumo di riscatto sia già nelle narici di Pecco.

«Partiamo dal presupposto che sarà facile fare meglio rispetto a Le Mans. Comunque a Silverstone mi trovo bene, come dimostrano gli ultimi tre podi – ha sottolineato Bagnaia presentando la gara -. Ma dovremo adattarci, dato che troveremo molto più freddo di quanto ci aspettassimo e dobbiamo trovare un assetto che mi aiuti. Sia dal punto di vista dei carichi che per quanto riguarda le gomme, con cui sarà tutto un po’ diverso».

L’altro grande tema è il setup dell’anteriore, autentico tallone d’Achille di Bagnaia nel confronto con i fratelli Marquez. L’assetto di questa Ducati versione 2025 non l’ha finora granché aiutato, limitandolo in uno dei suoi risaputi punti di forza: la frenata. Su questo si è lavorato a Jerez, proprio per rimettere in carreggiata un campione che serve non solo a Borgo Panigale, ma in generale a una MotoGP assetata di sfide. E consapevole che il leader della classifica ha bisogno di altri rivali, oltre al comunque sempre temibile fratello Alex (senza sottovalutare i confortanti segnali di ripresa forniti da Honda e Yamaha).

In tal senso Marc Marquez ha già fatto capire di essere consapevole di quanti riflettori saranno puntati su di lui a Silverstone: «Qui storicamente non ho mai vinto molto, e anzi ho perso alcune gare in maniera scottante. So che Alex e Pecco saranno molto forti, e quindi dovrò tenere il massimo livello di concentrazione. È la cosa più importante». Anche perché, in tutto questo, il fratello Alex non è distante in classifica e ha già dimostrato di essere il vero metronomo di questa MotoGP. E, in caso di errori, quel -29 potrebbe rivelarsi un vantaggio troppo risicato per non riaprire il mondiale.

Un mondiale che continua a non vedere tra i protagonisti il campione in carica, almeno in pista. Ma di Jorge Martin si continua a parlare per l’ipotesi di un prematuro addio all’Aprilia. Sul tema ha rotto il silenzio proprio la casa di Noale, negando che la voce sia corretta, ribadendo che il contratto non può essere strappato prima del 2026 e invitando altri team a evitare di ingolosire il proprio pilota. Che, dal suo punto di vista, per ora tace. Ma sicuramente mai avrebbe pensato di difendere in questo modo il proprio numero 1 in carena, conquistato meritatamente in un 2024 da favola a cui ha fatto seguito un 2025 che settimana e settimana non vuole proprio abbandonare i contorni di un incubo ad occhi aperti.

Pecco Bagnaia ha trionfato nel 2022 a Silverstone, dove ha raccolto tre podi negli ultimi tre anni (credits: Ducati Corse)