Sono numerosi i temi da affrontare in vista del Gran Premio di Francia, in programma nel weekend a due settimane di distanza dai fatti di Jerez. Qui i più accreditati protagonisti del mondiale 2025 di MotoGP, i portacolori della Ducati Factory Pecco Bagnaia e Marc Marquez, sono andati entrambi incontro a una prova da dimenticare e che ha consegnato al giovane Alex Marquez prima vittoria in carriera nella classe regina e leadership del campionato. Ora Le Mans ha il compito di far capire ai diretti interessati e all’intero mondo del motociclismo se qualcosa è cambiato o se c’è un nuovo standard a cui attenersi.
Dopo un inizio di stagione all’insegna di alcune granitiche certezze, infatti, Marc Marquez ha ora più dubbi di quanti ne abbia mai avuti da quando è in sella alla Ducati ufficiale. Se infatti in dieci gare ha inanellato un sensazionale filotto di otto vittorie, il contraltare sono le due cadute di Austin e Jerez. I due 0 in classifica gli sono al momento costati il primo posto mondiale a vantaggio del fratello, ma a Borgo Panigale è lecito chiedersi se ci sia anche qualche problema che possa potenzialmente mettere a repentaglio un titolo che sembrava già scritto.
A rispondere ci ha pensato Davide Tardozzi in persona, sottolineando come Marquez continui ad essere perfettamente a proprio agio con la Desmosedici GP25. Anzi: forse lo è fin troppo. In base alla sua lettura, i due ritiri sono arrivati a causa del «troppo dominio», con il catalano che si è rilassato nel corso di altrettante gare che credeva di avere agevolmente in mano come tutte quelle che le hanno precedute e seguite. Nessun problema tecnico, quindi, ma solo un eccesso di fiducia con il quale tutti gli implicati sanno di dover fare i conti. «Marc è sempre veloce, e quando si rilassa continua ad esserlo. Ma può perdere un pizzico di concentrazione. In Texas è caduto per aver toccato i cordoli, non c’erano altri problemi. Infatti era ancora veloce. Ma sono tutti aspetti su cui lavoreremo», ha precisato Tardozzi.
Di tutt’altra natura le noie di Pecco Bagnaia, che a differenza del compagno di box non ha ancora commesso errori nel 2025 raccogliendo però una sola vittoria. Per il piemontese c’è piuttosto un feeling con la GP25 mai realmente sbocciato, con il chiaro intento di rimediare già in Francia. A Le Mans arriveranno infatti importanti aggiornamenti, dopo che i recenti test di Jerez già hanno regalato nuove certezze. «Abbiamo provato qualcosa che avevo scartato in Thailandia, ma che Marc sta usando. Sono contento di averlo provato di nuovo, perché stavolta mi sono trovato bene. E a Le Mans lo useremo», ha confessato Pecco.
E ogni aiuto tecnico può avere un peso colossale, in un momento della stagione in cui la corsa all’iride rischia già di sfuggire da un momento all’altro. Tanto più che Le Mans è tutt’altro che pista amica per ognuno dei protagonisti del 2025: Bagnaia non ci vince addirittura dal 2018 in Moto2, imitato l’anno dopo da Alex Marquez. In entrambi i casi, a vincere in MotoGP fu invece Marc. Si dà il caso però che da allora, in cinque anni, nessuno dei tre sia più riuscito a ripetersi (Sprint Race comprese). Questo può essere l’anno buono, ma chi sbaglia rischia seriamente di trovarsi già troppo indietro rispetto agli avversari. Parenti o compagni di squadra che siano.
Davide Tardozzi, team manager Ducati (credits: Ducati Corse)