Male, anzi malissimo. Il Gran Premio dell’Azerbaijan regala un brutto risveglio alla Ferrari, che vede le due monoposto fuorigioco prima che si coprano la metà dei 51 giri del circuito di Baku. Dopo una partenza deludente, con Leclerc bruciato in frenata alla prima curva da Perez, è arrivato l’ammainabandiera di Sainz, partito e rimasto quarto, costretto a fermarsi al nono giro per un problema idraulico in un punto che ha costretto a ricorrere alla Virtual Safety Car. Intelligente, a quel punto, la mossa Ferrari che ha richiamato Leclerc per montare le gomme hard in luogo delle medie, consentendogli di rientrare al terzo posto alle spalle delle due Red Bull, ma con il vantaggio del pit stop già effettuato. Sorpassato da Verstappen, anche Perez è stato richiamato prima del compagno di squadra e i due si sono accodati a Leclerc, il cui problema sembrava dovesse limitarsi alla gestione delle gomme fino alla fine. Invece, al giro 22, il pilota monegasco ha visto il suo motore perdere improvvisamente potenza e rilasciare fumo. Ritiro inevitabile che consente a Verstappen di accumulare un vantaggio di ben 35 punti. La superiorità in qualifica non si conferma nel passo gara e per la Ferrari il duello con Red Bull si fa difficile. Sul podio di Baku, sul terzo gradino, è salito Russell con la Mercedes.
Ancora un ritiro per Charles Leclerc che vede allontanarsi Max Verstappen (credits: Scuderia Ferrari)