Una rotonda vittoria ottenuta a Udine contro Israele conferma che l’Italia di Spalletti ha trovato una precisa identità con interpreti di assoluta qualità tecnica e tattica. Nel racconto del 4-1 ci sono il riscatto del capitano Di Lorenzo, che festeggia la prima doppietta azzurra, la statura dei difensori Bastoni e Calafiori, con quest’ultimo pronto a supportare la fase ossensiva, la grande quantità di giocate e l’incisività dell’esterno sinistro Dimarco, a cui fa il verso Cambiaso sulla destra, la maturità raggiunta da Retegui che risente positivamente delle lezioni apprese da Gian Piero Gasperini all’Atalanta per essere sempre più un attaccante completo, il peso negli equilibri di centrocampo di Tonali e Frattesi. Detto della scelta indovinata di Raspadori come partner offensivo, nel ruolo di metronomo certamente meglio Ricci nella seconda parte di gara rispetto a Fagioli partito titolare.
Italia e Israele sembravano doversela giocare a colpi di palle inattive. Dal penalty trasformato con lucidità e precisione da Retegui nel finale di primo tempo, al calcio di punizione battuto da Raspadori per l’inzuccata vincente di capitan Di Lorenzo, fino al gol direttamente dalla bandierina di Abu Fani, accompagnata da grandi proteste degli azzurri per una chiara ostruzione ai danni di Vicario che il Var non giudicato non punibile. A dare spettacolo su azione e riconsegnare il doppio vantaggio all’Italia ci ha pensato la premiata ditta Dimarco-Frattesi prima della mezz’ora della ripresa. Poi il ct Spalletti decide di prolungare una delle più celebri dinastie del calcio italiano e così, sessant’anni dopo l’ultima presenza azzurra di nonno Cesare e 22 dopo l’ultima di papà Paolo, Daniel Maldini fa il suo esordio in Nazionale. Ed è lui a smarcare in area Udoje, il cui cross rasoterra dalla linea di fondo viene raccolto a ridosso della linea dei 16 metri da Di Lorenzo, che fa doppietta, fissando il risultato sul 4-1. Esordio azzurro nel finale anche per l’attaccante dell’Udinese Lorenzo Lucca. L’Italia resta al comando del proprio girone con 10 punti, uno in più della Francia che ha lasciato il Belgio a quota 4. Azzurri con un piede e mezzo ai quarti di Nations League. Restano da giocare due partite a novembre, la prima in Belgio il 14 per poi chiudere in casa il 17 affrontando la Francia. Se continuerà ad esprimersi ai livelli mostrati nei primi quattro match, ci sono tutte le premesse per vedere l’Italia centrare la qualificazione. Anche in vista dei sorteggi per il prossimo campionato del mondo, dove l’Italia parte come testa di serie, ma è importante figurare tra le quattro squadre col miglior ranking nella Nations League per partecipare agli eventuali spareggi.
Mateo Retegui ha trasformato il calcio di rigore e portato in vantaggio l’Italia, prima che Giovanni Di Lorenzo segnasse la sua prima doppietta in azzurro (credits: figc.it/mediagallery)