Milano, 26°
Eventi 21 Giugno 2025di Federico Errante

Beppe Bergomi “Uomo di Sport” a San Pellegrino

“Andiamo a San Pellegrino, Beppe”. E’andato allo “zio” Bergomi il premio “Uomo di sport” che il Comitato Coppa Quarenghi, con il Panathlon Bergamo ed il Coni Provinciale, assegna ad un fuoriclasse dello sport. E così, dopo Glenn Stromberg (presente alla serata e protagonista di splendidi “botta e risposta” con il protagonista), il salone delle feste dell’Hotel Bigio, nella splendida località termale, ha applaudito l’ex capitano dell’Inter e ora apprezzatissima voce tecnica, il più delle volte a fianco di Fabio Caressa. C’era Roberto Samaden (che ha omaggiato Michele Quarenghi con la maglia di Marten de Roon), c’erano Paolo Casarin, Oreste Perri, Lara Magoni, Ivan Gotti, Pierino Gavazzi, Flavio Giupponi, Norma Gimondi ed il prof. Mario Sturla. E ancora gli ex atalantini Gigi Orlandini, Marino e Michele Magrin, Angelo Zambetti e Adelio Moro oltre a Leonardo “Nado” Bonaldi, alle giovani promesse degli arbitri in “rosa” (in primis Viola Bresciani) e a tanti altri volti noti. 

“In campo non ero buono e neppure simpatico, ha ragione Stromberg quando lo afferma – sorride Bergomi, vero “signore” del calcio -. Le bandiere? Preferisco guardare avanti. Non so se ce ne saranno. Uno di questi poteva essere Donnarumma al Milan, visto che ha esordito a 16 anni. Ma a volte la differenza la fanno le persone che ti circondano”. Beppe, che oltre ad essere un’apprezzatissima voce di Sky, è allenatore dell’Under 17 dell’Accademia Internazionale, sottolinea: “I ragazzi di oggi sono svegli. Sta a noi tirare fuori il meglio da loro. Il talento, come diceva Mino Favini, va saputo aspettare e bisogna però avere il coraggio di dare tempo e fiducia. Il peggior avversario? Marco Van Basten: tecnico, forte di testa e cattivo agonisticamente. Una ferita aperta? Italia ’90. giocavamo benissimo, a Roma si era creato un clima fantastico poi l’episodio del gol di Caniggia, il primo subito in quella manifestazione”. Da commentatore ci ha fatto vivere il titolo mondiale del 2006 e quello europeo del 2021: “Il primo acquisito da Sky. Caressa mi ha subito detto che lo avremmo vinto. E’stata una fortuna. Eppure io sento ancor più forte il trionfo di quattro anni fa anche perché c’era Gianluca Vialli, un punto di riferimento per lo spogliatoio con i suoi discorsi motivazionali e per tutto l’ambiente anche per come ha affrontato la malattia”. Con l’Atalanta un biennio impreziosito da uno scudetto Berretti proprio contro la “sua” Inter: “Una grande gioia. Ma il mondo nerazzurro era diverso. Basti pensare che, al mio arrivo, l’Atalanta guidata da Colantuono recuperò il -6 di penalizzazione e fece un grande campionato. Adesso sono arrivate cinque qualificazioni in Champions in nove anni e tutto ciò che sappiamo”. 

Per quanto riguarda le manifestazioni targate Comitato Coppa Quarenghi, dal 22-23 agosto al 5-7 settembre una dopo l’altra: Coppa Alfredo Calligaris (categoria Allievi), la Dream Cup per i ragazzi della 4° categoria (giocatori con disabilità, il 24 agosto), la Coppa Angelo Quarenghi (Under 14 e femminile Under 15, dal 27 al 31 agosto) ed il torneo “Emiliano Mondonico” (Under 13). 

Beppe Bergomi con il Comitato Coppa Quarenghi, Lara Magoni e Roberto Samaden (Ph: Pernice Editori)