Bergamo con il Marsiglia sogna una notte da leggenda

Fabio Gennari |

La verità è molto semplice: non c’è nulla di paragonabile a quello che stiamo per vivere. Atalanta – Marsiglia, semifinale di ritorno di Europa League, mette in palio qualcosa che mai nessuno all’ombra di Città Alta, aveva messo nel mirino. Certo, c’è il precedente con il Malines del 1988 ma quella era una squadra di serie B che aveva acceso una festa totale in tutta Bergamo. Una compagine che stupiva l’Europa del calcio ma era arrivata a quel punto giocando meno partite, contro squadre meno forti e soprattutto in un altro calcio. 
Oggi è il calcio moderno, oggi è giovedì 9 maggio e Gasperini, insieme ai suoi ragazzi, tenta un’impresa clamorosa. Alla partita numero 50, alla 12esima gara di Europa League 2023/24, c’è una finale da afferrare. Un sogno da cullare. Una partita da giocare, partendo da una gara d’andata che non peserà visto che è finita 1-1. per saltare dalla storia alla leggenda. Sissignori, alla leggenda. La prima Atalanta di sempre a giocare una finale europea, con la squadra già in finale di Coppa Italia e a battagliare con la Roma per un posto in Champions, è un trionfo dell’impossibile che diventa possibile. Del sogno che diventa realtà. Del nero che abbraccia l’azzurro e manda al manicomio una città intera. Una tifoseria intera, gente che si è seduta al tavolo del grande calcio solo da qualche anno ma che non può dimenticare le trattorie, anche di serie B, del passato. È incredibile, ma è vero. È folle, ma è stupendo. Semplicemente, è il calcio. 
Potremmo stare a disquisire di tecnica e tattica, di posizioni e giocate, di presenti e assenti. Tutto necessario, per chi fa il nostro mestiere. Poi però ci sono donne e uomini che imbracciano penne, consumano tastiere. Persone con emozioni, bergamaschi di nascita o di residenza che vivono la città. Ascoltano la città, respirano la Bergamo nerazzurra come non è mai successo prima. La tensione, diciamocelo, si taglia a fette e non è per il risultato che al fischio finale di Gil Manzano sarà scritto sul tabellone. I tifosi dell’Atalanta da giorni aspettano questa partita, hanno mogli e mariti e figli che magari non capiscono fino in fondo cosa diavolo sta accadendo ma comprendono che le coronarie di chi ci crede davvero, di chi lo sente davvero, di chi è completamente travolto da quanto sta per accadere, sono a dura prova. 
Presto arriveranno le 21, presto sarà Atalanta – Marsiglia. Poi sarà semplice calcio per chi osserva da fuori, per chi vive questa terra con l’Atalanta sulle spalle, sulla pelle e nel cuore sarà qualcosa che non si può spiegare. Sarà qualcosa, semplicemente, da vivere. 

Coreografie e incitamento incessante della curva nord, la risposta del Gewiss Stadium al Velodrome di Marsiglia (Ph: Alberto Mariani)

Condividi l'articolo

Condividi su facebook
Condividi su linkedin
Condividi su twitter

i nostri articoli

La Dea in Champions prima di volare a Dublino

Eugenio Sorrentino |
18 Maggio 2024
L’Atalanta incassa i tre punti auspicati allo stadio di Via del Mare e si assicura la qualificazione alla prossima Champions League. Per la vittori...

La quarta volta in Champions una carica in più

Fabrizio Carcano |
18 Maggio 2024
L’Atalanta rimanda la festa per la Champions alla prossima settimana. Prima ovviamente c’è la finale di Europa League diventata il vero obiettivo d...

U23 non basta il gol vittoria a Catania

Fabrizio Carcano |
18 Maggio 2024
Non è bastata una grande partita, ed una vittoria per 1-0 a Catania, all’Atalanta under23 per evitare l’eliminazione nel primo turno dei playoff na...