Si è conclusa nella mattinata di sabato 10 maggio, nell’aula consiliare del Comune di Bergamo, la visita in città del Comitato di valutazione della candidatura di Bergamo Città Europea dello Sport 2027. I delegati ospiti sono stati accolti dalla sindaca Elena Carnevali e dall’assessora alle politiche sociali sport e longevità Marcella Messina, con un flasmob all’ingresso di Palazzo Frizzoni, realizzato da circa 25 tra ragazzi e ragazze di alcune società sportive bergamasche, all’insegna dello slogan “Tanti sport, un’unica squadra: sportivamente insieme!”. In un’aula gremita da dirigenti e atleti di associazioni e società sportive, all’intervento dell’assessora Marcella Messina sono seguiti gli interventi in presenza della pallavolista Maurizia Cacciatori, testimonial della candidatura, e Paolo Marabini della Biblioteca dello Sport Nerio Marabini, e in video da remoto messaggi di sostegno alla candidatura della Sindaca Elena Carnevali, presente comunque al flashmob, del Sottosegretario con delega allo Sport Giovani di Regione Lombardia, Federica Picchi, e di di altri due testimonial: la campionessa paralimpica Martina Caironi e il campione di basket Diego Flaccadori.
Il Comitato di valutazione della candidatura di Bergamo Città Europea dello Sport 2027, composto da Vincenzo Lupattelli – Presidente ACES Italia (delegazione italiana di ACES Europe, Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport), Simone Pintori – Delegato ACES Italia, Angela Maceri – Decathlon, Giuseppe Pagani – ICSC – Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Sabrina Gastaldi – ANCI, ha seguito un fitto programma di visite in diversi impianti incontrando le società sportive che li vivono nella quotidianità. Il tour è iniziato venerdì 9 maggio dalla palestra Tobagi, per proseguire con: Ice Lab; impianto polivalente Don Bepo Vavassori; Gewiss Stadium; tour in bicicletta tra Cittadella dello Sport – Centro sportivo Putti (ex CONI) – Palestra arrampicata CAI; Roller Arena; Tennis Città dei Mille; Impianti di Largo Fabre; Palestra Lotto; Chorus Arena. I componenti la delegazione hanno espresso giudizi positivi e lusinghieri, riferendo di una esperienza che ha restituito i valori e i requisiti richiesti a sostegno della candidatura. “E’ emersa in maniera forte la passione che accomuna i giovani sportivi, gli allenatori e i presidenti in una dimensione caratterizzata da una forte impronta di volontariato” – hanno detto nella conferenza stampa seguita all’incontro in aula consiliare. Un’altra caratteristica che ha generato apprezzamento è la riqualificazione delle zone di periferia non solo in termini impiantistici, ma soprattutto organizzativi. Così come avere constatato il lavoro proficuo svolto in condivisione con le realtà sportive, con il Comune che contribuisce alla gestione delle attività anche coprendo le utenze per restituire l’impegno delle associazioni sportive per l’inclusività. “E’ fondamentale che lo sport contribuisca alla qualificazione sociale – ha aggiunto la rappresentante dell’ANCI, Sabrina Gastaldi, ritenendo molto innovativa l’idea di affiancare allo sport la figura dello psicologo. Se Bergamo è stata premiata per l’indice di sportività dall’analisi annuale de Il Sole 24 Ore, lo si deve certamente al contributo massiccio del volontariato e alla partecipazione dell’imprenditoria bergamasca al sostegno delle attività agonistiche. “Ogni euro investito nello sport sul territorio ne restituisce 3 in termini di ritorno economico sociale – ha rilevato Giuseppe Pagani dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, evidenziando come un alto indice SROI (che individua il valore sociale generato dall’investimento) si traduca in miglioramento della salute e abbattimento dei costi di sanità pubblica. Inoltre, la flessibilità dello sport consente di costruire una coesione sociale maggiore. “Siamo consapevoli delle potenzialità e dei limiti dello sport in città – ha dichiarato Marcella Messina – Il Comune di Bergamo ha scelto di avanzare la propria candidatura a porte aperte. Abbiamo diversi cantieri sportivi in città, ci sono le sfide ambizione del palazzetto e della piscina. Il nostro obiettivo è presentare la nostra visione e la prospettiva dello sport a Bergamo. Se dovessimo ottenere il riconoscimento, tutto il movimento sportivo sarà coinvolto e partecipe”. “Abbiamo trovato una città organizzata, in ordine e accogliente” – ha sottolineato Vincenzo Lupattelli, Presidente ACES Italia, augurandoci che l’esperienza di Bergamo possa trovare posto nella prossima edizione del Manuale Unesco su come creare città inclusive attraverso lo sport. Ci sono quattro candidature per altrettante “cities”. Insieme a Bergamo hanno avanzato la candidatura Ferrara, Erice e Ragusa. Entro il 15 ottobre atteso il responso. Se positivo, inizierà l’iter verso il 2027, nella consapevolezza che il riconoscimento farà da spinta al connubio sport-turismo e consentirà di fare rete tra città dello sport.
La maglia con il motto che accompagna la candidatura di Bergamo a Città Europea dello Sport 2027 (Ph: Pernice Editori)












Photogallery visita al Comune di Bergamo del Comitato di valutazione della candidatura di Bergamo Città Europea dello Sport 2027 (photocredits: ufficio stampa Comune di Bergamo)