Una serata intensa e partecipata, quella che si è svolta alla terrazza del ristorante Da Mimmo in Città Alta, nel giorno in cui Alfredo Calligaris avrebbe festeggiato il compleanno. L’incontro, promosso dall’Associazione Lettura & Cultura-Amici delle Biblioteche di Bergamo nell’ambito della rassegna “Aperilibro… Matti per la lettura”, ha voluto rendere omaggio a una figura che ha segnato in maniera indelebile la storia della medicina sportiva italiana. Definito da Gianni Brera “modellatore di uomini”, Calligaris – scomparso nel 2022 a 95 anni – è stato celebrato attraverso testimonianze, ricordi e aneddoti che ne hanno tracciato il ritratto di un uomo capace di coniugare competenza scientifica e umanità straordinaria. A ricordarlo, con commozione e affetto, sono stati tra gli altri Paolo Amaddeo, presidente dei medici sportivi lombardi e per lunghi anni amico e collega, Federico Biffignandi, autore del libro “Il modellatore di uomini”, Amedeo Amadeo, Gian Carlo Gnecchi, Giovanna e Stefania Rizzi, che lo hanno definito “uno di famiglia”. Una dimensione privata che si intreccia a quella pubblica, segno di come il Professore fosse riuscito a entrare davvero nel cuore di chi lo incontrava.
Tra i momenti più significativi, la lettura della lettera aperta di Pier Carlo Capozzi, che ha ricordato Calligaris come “professore e amico indimenticabile”, sottolineandone la capacità di trasformare ogni racconto in una piccola leggenda, dalle visite di Mussolini al suo paese natale di Rovigno fino agli incontri con Papa Wojtyla, Kevin Kostner e il principe Turn und Taxis. “Da modellatore a seminatore è un attimo”, scrive Capozzi, evidenziando come l’eredità di Calligaris viva ancora nei suoi allievi e amici. Il ricordo di Amaddeo ha invece messo in luce la dimensione professionale e al tempo stesso familiare del rapporto con Calligaris: dal lavoro condiviso con l’Atalanta nei primi anni Novanta fino ai pranzi del sabato e alle cene del martedì, momenti di vita quotidiana che lo resero un vero “nonno adottivo” per i figli. “Era impossibile non restare affascinati dalle sue storie e dalla curiosità inesauribile che lo accompagnava”, ha raccontato Amaddeo.
La serata si è conclusa con un brindisi in suo onore, proprio lì, nel locale che era stato per Calligaris una “seconda casa”, tra le mura di “Da Mimmo”, luogo di incontri e di amicizie, dove il Professore amava ritrovarsi. Un compleanno che non è stato solo ricordo, ma testimonianza viva di un’eredità che continua a unire sport, cultura e affetti.
Un momento della serata ricordo dedicata ad Alfredo Calligaris