Pogacar concede il bis e mette la sua firma sul traguardo di Como del Giro di Lombardia, dopo essere arrivato a braccia alzate nel 2021 su quello di Bergamo. La corsa si è decisa ai piedi dell’ultima asperità, San Fermo della Battaglia. L’ultimo a resistere è stato Mas, arresosi allo sprint, con il terzo fuggitivo Landa a 10 secondi. Una edizione affascinante, disputata in una giornata ideale, poco autunnale. Il Giro di Lombardia non è una corsa come le altre. Diversamente da quelle a tappe, vive un suo fascino particolare. Ancora di più che si pensa a quale cornice Bergamo abbia riservato alla partenza nella cornice dei Propilei, nel centro cittadino tornato a vivere la passione della bicicletta, e nei tratti stradali percorsi tra due ali di spettatori come non accadeva da tempo. Fino a proporre la suggestione di tutte le valli bergamasche, una diversa dall’altra per natura e scenario. La Valle Rossa con il Forcellino di Bianzano, la salita di Ganda, il Passo della Crocetta a Dossena, la Forcella di Bura e il Colle di Berbenno hanno portato i corridori a coprire oltre il 50% del dislivello complessivo della corsa. Lo Squalo Vincenzo Nibali, che Il Lombardia lo ha vinto nel 2015 e nel 2017, a 37 anni si è messo in sella per la sua ultima competizione da professionista. Palpabile la sua emozione, sapendo che la classica Monumento avrebbe riservato a lui e al 42enne Valverde, anch’egli all’ultima pedalata da pro, e in carriera tre volte secondo nell’ultima sfida di stagione. Ancora una eccellente prova organizzativa di Promoeventi Sport, che dà appuntamento al 21 maggio 2023 per l’arrivo di tappa del Giro d’Italia a Bergamo.
Nibali e Valverde alla partenza del Giro di Lombardia da Bergamo (credits: Rcs Sport)