Avanti di 10 sul 65-55 a metà del guado del terzo quarto, sotto di 11 sull’87-76 appena una decina di lancette più tardi. La chiamano rottura prolungata. Tutta questione di selezione di tiro e continuità. Alla fine l’OraSì Ravenna, terza nel Girone Rosso, ha la meglio sulla Blu Basket Treviglio, quarta del Verde, entrambe col fattore campo nei playoff già sicuro, perché nella penultima giornata della fase a orologio, che ha visto la rotazione di Michele Carrea in ritardo per la seconda volta dopo il ko di Verona e la ripresina con Cento, ha due bombaroli di riserva nel backourt che i bassaioli non riescono a trovare. Se Miaschi, 21 e 4 bombe, e Corbett, 18 con 2 ma soprattutto 5 assist, hanno come alleati in termini di produzione un Langston da ventello e Sacchetti con 13 più 10 tabelloni, di là l’asse play-guardia-ala grande Tilghman-Cinciarini-Sullivan, rispettivamente 15, 18 e 22, vedono alzarsi dalla panca Berdini e Denegri, 11 e 14 per ridare fiato a uno shootout dalla lunga che alla fine recita 14/23 per i locali al PalaCattani di Faenza contro il comunque ottimo 10/22 targato Gruppo Mascio.
Uno score altino che mette in evidenza il carattere di quasi suppellettile delle difese, un 99-91 figlio della partenza sparata e del finale in crescendo dei romagnoli di Alessandro Lotesoriere, il cui vice Mauro Zambelli ha salutato gli amici di una vita dopo aver occupato nel ruolo di assistant coach e responsabile tecnico lo scranno a bordocampo del nemico di stasera. I parziali (27-23, 22-27, 24-24, 26-17) denunciano un equilibrio spezzato praticamente in dirittura d’arrivo, sulle ali appunto della maggiore precisione nel fondamentale dall’arco di chi ha prevalso, 9/13 a 4/9 già all’intervallo. Nel periodo dello start sono addirittura sei i canestri pesanti locali, con Arnaldo (6) a metterci del suo, il primo pari sul 5 dell’ala genovese da due dimensioni e il centro avversario Simioni (7; Benetti 2, Gazzotti 4) a partecipare allo show. Di qua, invece, la prima dalla distanza (21-15, 6’20”) è dell’ex nazionale figlio d’arte, che spara però entro il ventesimo tutte le cartucce del suo cinque su cinque con tris da dove vale dispari.
La chiusura del 9-1 di controparziale con l’alley oop di Bogliardi (4 come Abati Tourè; D’Almeida 2), per il meno 1 (22-21) sacchettiano è il segnale della sveglia che suonerà ancora nella decade della sirena corta fino al vantaggio ospite number one con l’altalenante (2/8 dal legno) play Rodriguez (9+3), capace di imbucarla da lontano soltanto per ridurre di non troppo il gap sull’87-76 contro nell’ultima passerella, a mettersi sulla stessa strada dei top scorer fra i suoi grazie a due liberi su tre concessigli da Berdini (38-37). Il secondo nasino avanti è del centrone là sotto con ciuffata più aggiuntivo (46-45), quindi la fuga bidone al rientro dal tunnel con la chicca della schiacciata volante dell’uomo nel pitturato ricevendo dal connazionale, le transizioni fluide e l’allunghino destinato a non durare. Mancano Reati e Lupusor, quattro ruoli coperti in due. E ai playoff manca un Ferrara da ospitare il Primo Maggio al PalaFacchetti.
Miaschi a canestro con Ravenna (credits: ufficio stampa Blu Basket – Ph; Giacomo Ravaioli)