Non basta reclamare di essersi riavvicinati a meno 1 sul 68-69 a 1’24” dal gong per poi aver mancato il pari sul 71 una manciata più tardi, pur con l’alibi dell’assenza di Sacchetti, un cambio in meno sotto canestro, a fare il paio con quella ormai annosa di Lupusor. Perché la realtà nuda e cruda condanna la Blu Basket Treviglio a rincorrere il 2-2 con le spalle al muro nella serie dei quarti dei playoff domenica nell’ospitata-bis a Chiusi, a ruota del fattore campo saltato una volta per parte. Corbett (18) e Miaschi (7+5+2) i firmatari delle illusioni di cui sopra, ma tirando col 36,8 per cento c’è poco da fare. Una partita a inseguimento, costantemente sotto, addirittura 19-4 a metà del quarto d’avvio, con una rotazione menomata, selezionando male le conclusioni a differenza di gara 2 sul legno avverso: ecco spiegata in soldoni la vittoria corsara dell’Umana, per 76-70 (23-11, 9-16, 20-22, 24-21), al PalaFacchetti.
Per soprammercato, Langston, 10+4 contro l’ex Ancellotti (2+13), un Wilson dalla partenza a razzo (11 nel primo periodo su 16, 11 tabelloni) e Possamai (4+4), arriva alla fine privo di cartucce, dopo aver battagliato quasi da solo, con l’aiutino di un Lombardi meno sul pezzo delle altre due volte, 10 e 8 carambole senza incidere nel quarto e decisivo periodo nonché costretto a partire in quintetto con il superfluo Cipolla ala piccola (0/1 da fuori, 1 rimbalzino e 2 palle perse in 4 minuti e mezzo). La San Giobbe di Giovanni Bassi scappa subito 9-2 entro due giri di lancetta e mezzo trovando sempre la forza di riallungare dalla distanza, specie al rientro dal tunnel con Criconia e Pollone (massimo vantaggio sul +15 e 67-56 allo start dell’ultima passerella), entrambi da 13 come un Medford sottodimensionato da un Rodriguez (10 e 4 assist, ma 3 su 12 dal campo a ruota di 3 liberi infilati a 17′ dai titoli di coda: prima, zero) comunque sotto tono, co-firmatario soltanto della vana riscossa da 6’48” alla sirena in avanti accompagnato anche dal genovese oltre che dalla guardia USA, in precedenza svegliatosi sul 25-27 dall’arco a un poker dall’intervallo trovando sul 27-30 l’unica combinazione veloce col totem là sotto.
Di qua Reati (5 con 2/8, bombone del 47-50) meno positivo di un Bogliardi spesso dentro come secondo play da 8 con 2 su 2 dai 6,75 per non far scappare i buoi nel terzo minitempo, più un D’Almeida da un paio di personali in sette cronometrici. Di là, backup on fire come il regista tascabile Raffaelli (9) e Musso (6) che raddrizza la manina nel finale per tenere sopra i suoi. Serve l’impresa, perché non si può giocare in otto, né fare 25/68, né perdere 49 a 35 la lotta delle plance dovendo subire il gap fisico ruolo per ruolo
Trevigliesi caduti in casa e costretti a vincere a Chiusi (credits: ufficio stampa Blu Basket / Alessandro di Cio).