Si è spenta la voce di Bruno Pizzul, storico commentatore del calcio italiano e della Nazionale, che avrebbe compiuto 87 anni sabato 8 marzo. Udinese di nascita, calciatore nel ruolo di centromediano tra il 1958 e i primi anni 60, dopo la laurea in giurisprudenza vinse un concorso in Rai, esordendo con la sua prima telecronaca l’8 aprile 1970 (Juventus-Bologna spareggio di Coppa Italia sul campo neutro di Como), che inizio 16 minuti dopo il calcio d’inizio essendo arrivato tardi in postazione. Ha raccontato i successi delle squadre italiane nelle coppe europee, dal Milan di Rivera nella Coppa delle Coppe 1973 ai trionfi di Lazio e Parma che nel 1999 conquistarono rispettivamente Coppa delle Coppa e Coppa UEFA. Fu il successore di Nando Martellini, che come commentatore della Nazionale italiana di calcio aveva salutato la vittoria del mondiale 1982. La sua voce ha accompagnato le notti magiche del Mondiale 1990 e la sequenza dei rigori nella finale di Pasadena persa con il Brasile quattro anni dopo. Ha seguito gli azzurri in cinque Mondiali e quattro Europei, fino all’agosto 2002. Era al microfono allo stadio Heysel, il 29 maggio 1985, in occasione della drammatica finale di Coppa Campioni con la strage che costò la vita a 39 tifosi juventini. Dal 1976 al 1990 Pizzul si è alternato anche nella conduzione di storiche trasmissioni Rai, dalla Domenica Sportiva a Domenica Sprint. Memorabili i suoi modi di dire, su tutti “cincischia”, ai commenti delle fasi di gioco: “tutto molto bello”, il suo mantra.
Numerose le occasioni che lo hanno visto presente nella città di Bergamo, oltre che per commentare le partite dell’Atalanta. Nel 2004 intervenne al Centro Congressi Giovanni XXIII per moderare un convegno promosso dal CONI sulla lotta al doping nello sport. Nella stessa sede, tre anni dopo, per il centenario dell’Atalanta, e nek 2008 quando fu co-presentatore della serata finale della 33esima edizione del Tennis Vip. Non potè mancare alla storica adunata dell’Associazione Nazionale Alpini nel maggio 2010 a Bergamo. Nella cronistoria degli eventi nel capoluogo orobico, lo ritroviamo nel giugno 2016 alla presentazione della biografia del suo amico e conterraneo carsico Alfredo Calligaris, altra nobile figura legata al calcio e non solo e considerato il padre della medicina dello sport, accanto ai giornalisti Pier Carlo Capozzi e Federico Biffignandi, autore del libro “Il Modellatore di Uomini”. Si è prestato anche alla prefazione del libro dedicato a Beppe Rota di Pianico, noto come «Dillo a Beppe», una vita nell’audiovisivo e noto per accompagnarsi alla sua inseparabile telecamera. Dal Panathlon Bergamo a San Pellegrino Terme, insieme al Comitato del Premio Quarenghi, è stato insignito del premio alla carriera. Bruno Pizzul è stato un giornalista sportivo con una visione a 360 gradi del mondo del calcio e dei suoi protagonisti, sempre pronto all’ascolto e disponibile nel rispetto di una professionalità che ha fatto scuola.
Bruno Pizzul avrebbe compiuto 87 anni sabato 8 marzo (immagine tratta dal profilo X di Bruno Pizzul)