Bianca

Capolavoro Goggia nel superG di Beaver Creek

15 Dicembre 2024

Federico Errante

Ci sono capolavori e capolavori. Quello realizzato da Sofia Goggia, senza timore di smentita, meriterebbe uno spazio in una delle gallerie d’arte più famose al mondo. Perché alcune vittorie pesano più di altre, quantomeno in termini di significato. La 32enne fuoriclasse bergamasca domina il superG di Beaver Creek e riassapora quel successo che le mancava dalla discesa di Altenmarkt, in Austria, datato 13 gennaio 2024. Ma se si pensa all’infortunio del 5 febbraio 2024, alla sofferenza, ai fantasmi che aleggiavano e all’estrazione delle viti dei primi di settembre dopo la frattura di tibia e malleolo siamo al cospetto di qualcosa che, forse, ha pochi precedenti. Non per lei, che in 23 giorni aveva costruito un argento olimpico. Ma sulla “Birds of Prey” è andato in onda un altro spettacolo, coronato a ritmo di samba dopo il traguardo, che lascia strabiliati. Dopo il secondo posto di 24 ore prima in libera (senza nascondere un pizzico d’amaro per i 16/100 che le aveva inferto l’austriaca Cornelia Huetter), c’era anche quella nel motore. Desideroso di girare a pieni giri e di portarla sul gradino più alto: il suo 1.03.98 manda a 48/100 la detentrice della Coppa del Mondo generale e di quella di specialità, la svizzera Lara Gut-Behrami e a 55 l’austriaca Ariane Raedler. Proprio quest’ultima toglie il gradino più basso del podio per 5/100 alla compagna di squadra Huetter. Ed è stata nuovamente Grand’Italia oltre a Sofia: Federica Brignone quinta a 64/100 Marta Bassino sesta a 80, Elena Curtoni nona a 1″14 e Roberta Melesi undicesima a 1″17. A punti anche Laura Pirovano (18ma) e Vicky Bernardi (24ma). Fuori le sorelle Delago, Nicol e Nadia con tanto di caduta da brividi. Per Goggia è il podio numero 56 ed il successo 25 le permette di staccare Gustav Thoeni nella classifica degli azzurri più vincenti in Coppa del Mondo, guidata da Alberto Tomba a 50 davanti a Federica Brignone a 28. 

“Sono molto contenta di questa prestazione – ha detto -. Rispetto alla discesa sono riuscita a sciare meglio, ho messo in pista un misto fra cattiveria agonistica, tecnica e tanto istinto. Sono grata per essere tornata a fare Coppa del Mondo, è stata una sfida dura nei mesi scorsi. Stamattina mi sono alzata molto gioiosa e mi sono detta: “Se arrivo al traguardo con luce verde faccio un balletto alla Braathen”, il problema è che non sono brasiliana ma italiana e di Bergamo e l’unica cosa che mi viene bene è fare la polenta”. Oltre all’orgoglio orobico, la campionessa ha messo in evidenza tutta la sua felicità ad ampio raggio: “Sono scesa con grande solidità, sapevo che dal momento in cui gli allenatori mi avevano mandato il video del supergigante, lo avevo sentito mio. Sapevo che dovevo stare attenta alle prime cinque porte per poi scatenare i miei cavalli e così è stato. Forse è stato uno dei miei più
 belli di sempre. La vittoria più importante è sempre la prossima, però chiaramente è una pietra miliare nel mio percorso”. I ringraziamenti, infine, sono doverosi: “Devo ringraziare i dottori che il 5 febbraio erano pronti ad aspettarmi in ospedale per ridurre la frattura, il mio percorso è stato come l’operazione, ho rimesso insieme curva dopo curva, pezzo dopo pezzo, alla fine però sei i pezzi vengono messi bene insieme, escono cose straordinarie. Sono molto grata a loro, alla mia famiglia, alla Federazione, alla Guardia di Finanza e ai miei fans che mi vogliono bene, anche quando vinco. Torno in Italia a distanza di un mese perchè ho bisogno di mangiare una bella amatriciana tra due giorni e poi testa a Sankt Moritz”. Il prossimo weekend in Svizzera due superG. E torna pure Lindsey Vonn…

Straordinaria prova in superG di Sofia Goggia a 24 ore dal secondo posto in discesa (Ph: Pentaphoto/FISI)