A Beaver Creek un superG pazzo tra vento e interruzioni. La più lunga “colpisce” Mattia Casse, tanto che tra l’uscita dello svizzero Franjo Von Allmen e l’apertura del cancelletto da parte del piemontese residente nella bergamasca passano circa 20′. Ergo, una prova al limite dell’impossibile. In cui l’austriaco Vincent Kriechmayr ferma il cronometro sull’1.06.77, meglio di 56/100 rispetto al norvegese Fredrik Moeller e di 1.03 rispetto al connazionale Raphael Haaser. Quest’ultimo nega il podio per soli 12/100 ad un ottimo Dominik Paris, il migliore dei nostri davanti a “Sua Maestà” Marco Odermatt, quinto a 1.15 e zavorrato di 1.04 rimediato già al primo intermedio. Come se non bastasse la partenza posticipata per il vento, una serie di start&stop che non ci volevano. Compreso quello dopo la prova di Christof Innerhofer, con il pettorale n.30 (a 2″94 dalla vetta) ossia la sogna per ritenere valida la competizione. Detto ciò, bene anche Giovanni Franzoni decimo a 1.50 mentre, come detto, Casse a 2″77 e oltre la 20ma piazza, mastica amaro.
“Oggi è stato più freeride che altro – ha dichiarato ai microfoni di Raisport – visti i 50 centimetri di neve fresca sul tracciato. Va bene che siamo uno sport outdoor, ma così è un po’ troppo. Ma del resto per me gli Stati Uniti sono tradizionalmente sinonimo di sofferenza quanto a risultati e anche stavolta nessuna eccezione. Fisicamente sto bene, ora finalmente si torna in Europa con due discese ed un superG in Gardena e sarà un’altra storia“. La gara è stata interrotta al numero 31, pettorale dello svizzero Loic Meillards, che è uscito di pista. Il risultato è valido.
Gli uomini, con Filippo della Vite tornano in pista per il gigante di domenica sulla stessa pista (ore 18-21 italiane; le 10-13 locali con diretta tv Raisport ed Eurosport).
Domani e domenica, intanto, tocca alle donne: a Mont Tremblant in Canada doppio evento tra le porte larghe alle 17 e alle 20 italiane poi alle 16 e alle 19. Italia con le nostre Sofia Goggia e Ilaria Ghisalberti insieme ad Asja Zenere, Giorgia Collomb e Lara della Mea.
Mattia Casse
