È una squadra davvero rimediata quella partita per Roma. L’Atalanta anti-Lazio affida a Gasperini il compito di risolvere l’ennesimo cubo di Rubik. Si è capito che all’appello ne mancano sette, numero sufficiente ad affrontare la trasferta con i biancocelesti di Sarri quanto a complicare i giochi di formazione di Gasperini, che deve rinunciare anche a Zapata e Gosens. E per fortuna, non ci sono squalificati. Si profila, ancora una volta, il ricorso al 4-2-3-1, con Pezzella che, come nella partita con l’Inter, giocherà sulla linea dei difensori, Pessina che potrebbe essere adattato in mediana, mentre Zappacosta e Maehle sono candidati a presidiare le fasce. Le soluzioni nel reparto avanzato sono rappresentate da due giocatori che erano destinati a fare le valigie e ora sono diventati indispensabili. Si tratta di Miranchuk, probabile trequartista, e Piccoli, terminale offensivo. Per il russo si profila una svolta e potrebbe restare a Bergamo, soprattutto se sfoggerà una prestazione più convincente di quanto abbia fatto in precedenza. Panchina affollata di giovani della Primavera. Il calcio ai tempi del Covid ormai è questo. Con la speranza che, superato questo ostacolo e dopo la sosta, Gasperini possa tornare a disporre della rosa completa o quasi. Ai giocatori chiamato a scendere in campo con la Lazio viene chiesto lo stesso atteggiamento che ha permesso di tenere testa all’Inter minacciando di vincere.
Il russo Miranchuk candidato a una maglia da titolare nel match con la Lazio (credits: atalanta.it)