La Carta Etica dello Sport, il documento redatto da Assist (Associazione Nazionale Atlete) in collaborazione con Soroptimist International Italia e rivolto al superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport, è stata sottoscritta dal Comune di Bergamo nel solco dell’impegno assunto per favorire l’inclusione sociale, l’abbattimento delle barriere e promuovere valori di equità e rispetto reciproco, nella consapevolezza che lo sviluppo della pratica sportiva femminile costituisce un parametro di civiltà e democrazia. L’atto di adesione è stato formalizzato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte Marcella Messina, Assessore allo Sport del Comune di Bergamo, Erina Gambarini Presidente Soroptimist Club Bergamo, Maria Rosa Capeletti,Vice Presidente Nazionale Soroptimist e Brigitte Grandia, Referente Assist, e che registrato gli interventi di Giuseppe Pezzoli, presidente Panathlon Club Bergamo, Lucia Castelli e Martina Quintarelli, rispettivamente pedagogista Settore Giovanile e Corporate Social Responsibility Manager Atalanta, Eliana Patelli, docente di educazione fisica, e ospitato le testimonianze di Martina Pezzotta, calciatrice Under 17 Atalanta, Alessandra Dubbini, medaglia di bronzo ai campionati mondiali di vela 2025, Marina Brunello, grande maestro femminile e maestro internazionale di scacchi, 18medaglia d’oro individuale alle Olimpiadi 2018. “La sottoscrizione della carta etica è al centro del progetto Donne&Sport – ha spiegato Maria Rosa Capeletti -Un atto decisivo nel processo di promozione di una cultura dell’uguaglianza e delle pari opportunità nello sport”. “Un testo nel quale viene riconosciuto il valore universale dello sport e del rispetto, sottolineando l’importanza della pratica sportiva femminile sin dalla prima infanzia e del contrasto all’abbandono, che riguarda il 63% delle ragazze per difficoltà a conciliare studio e sport, e agli allontanamenti determinati dalla discriminazione di genere” – ha aggiunto Brigitte Grandia.
Un esempio concreto, messo in atto da lungo tempo sul territorio bergamasco, è rappresentato dall’attività psicoeducativa rivolta agli atleti delle 19 squadre del settore giovanile Atalanta, che ne conta sei femminili dall’U11 all’U17 per un totale di 110 atlete, e che permette permette di sviluppare un grande lavoro per infondere principi e valori prevenire sessismo, bullismo e discriminazioni.
“La Carta Etica dello Sport è un documento importantissimo per la valorizzazionedello sport femminile, che ha raggiunto dei livelli delle eccellenze in qualunque ambito, ma che ancora e spesso pecca un po’ nella narrazione e soprattutto nei compensi economici degli atleti, come se ci fosse una distonia rispetto ai colleghi uomini – ha dichiarato Marcella Messina – Vogliamo incentivare e promuovere lo sport femminile a tutti i livelli, il linguaggio che viene utilizzato per incentivare lo sport femminile e incoraggiare le nostre atlete. Chiediamo che ci sia un’uguaglianza delle opportunità per le giovani donne o atlete che vogliono fare sport. Un impegno che il Comune si assume con questa sottoscrizione e che estenderà a tutte le associazioni sportive, le ASD, che hanno a che fare con l’amministrazione comunale per promuovere lo sport femminile. I dati ci dicono che le donne, nella nostra città, sono oggi protagoniste, con oltre il 52% di partecipazione alle attività sportive, contro il 47,5% di quella maschile. È un segnale forte, che ci incoraggia a continuare a costruire spazi dove ogni persona possa sentirsi accolta, rispettata e valorizzata, e lo sport vissuto come spazio di libertà, rispetto e pari opportunità per tutte e per tutti”.
I partecipanti alla cerimonia di sottoscrizione della Carta Etica dello Sport nella sede del Comune di Bergamo (credits: Pernice Editori)





