Tra incredulità e rabbia, Gian Piero Gasperini e i suoi giocatori non si sono sottratti ai microfoni per commentare l’amara e immeritata sconfitta dell’Atalanta per 2-1 contro il Club Brugge nell’andata dei playoff di Champions League. L’allenatore ha espresso amarezza per certe decisioni arbitrali e lo stravolgimento che si sta facendo del gioco del calcio. “Evidentemente stiamo contagiando anche l’Europa” ha risposto sarcasticamente a una riflessione sulle differenze arbitrali tra il calcio italiano e quello internazionale. “Il dramma è che stiamo contagiando tutto il calcio, che va in una direzione completamente diversa da quella che dovrebbe essere – ha continuato il tecnico nerazzurro – Se senti parlare calciatori, allenatori, hanno tutti un’idea completamente diversa dei falli. Il vero problema sono i contatti. Ormai la stragrande maggioranza dei calciatori si tuffa, si butta, strilla, amplifica, tutti con l’intenzione di ottenere un giallo, un rigore. È qualcosa di distante dallo spirito del gioco.”
Secondo Gasperini, il calcio sta cambiando radicalmente: “È uno sport completamente diverso da quello che è stato per secoli”. Un’evoluzione che l’allenatore dell’Atalanta fatica ad accettare. Sul piano del gioco, Gasperini ha già lo sguardo rivolto alla sfida di ritorno. L’Atalanta dovrà vincere almeno 2-0 per passare il turno e ribaltare il risultato dell’andata. “Bisognerà esporsi molto di più per togliere loro il pressing. Sarà una partita difficile” ha ammesso. Un giudizio complessivo sulla squadra “che piano piano cresce” e su uno degli ultimi acquisti, Stefan Posch, arrivato da una settimana e subito impiegato: “a Verona è stato molto positivo, oggi era in difficoltà, ma anche la squadra nella prima parte della partita lo era. Abbiamo fuori Lookman e Kolasinac, che speriamo di recuperare per martedì prossimo”. Infine, un messaggio sulla mentalità da mettere in campo al ritorno, ovvero trasformare la rabbia per la sconfitta in energia positiva: “sotto questo aspetto, è la partita meno difficile da preparare, perché arriveremo con mille motivazioni” ha assicurato Gasp. Ma prima di pensare al Bruges, c’è il Cagliari in campionato.
Charles De Ketelaere, applaudito nello stadio che ha visto fiorire il suo talento, ha espresso a sua volta il disappunto per l’arbitraggio, definendo l’arbitro “molto arrogante” e criticando la gestione dei cartellini gialli. Nonostante l’amarezza per la sconfitta, De Ketelaere ha voluto ringraziare i tifosi arrivati da Bergamo per il loro sostegno, sottolineando quanto sia stato bello sentire il calore della sua gente. Analizzando la partita, l’attaccante belga ha ammesso le difficoltà incontrate nel primo tempo, caratterizzato da una manovra lenta e dalla perdita di numerosi palloni facili, che hanno offerto al Bruges diverse occasioni. Inoltre, ha evidenziato la necessità di migliorare in vista del ritorno, con l’obiettivo di ribaltare il risultato e proseguire il cammino in Champions.
Anche Marten de Roon ha ammesso che nella prima parte di gara il Brugge aveva una marcia in più, sottolineando l’aggressività e la freschezza atletica della squadra belga. Nel primo tempo, la Dea ha sofferto la pressione alta e il ritmo intenso imposto dal Brugge, faticando a trovare le solite linee di gioco. “Sono preparati bene, è difficile difendere contro di loro” ha spiegato de Roon, aggiungendo che la squadra ha comunque reagito nella ripresa: “nel secondo tempo abbiamo preso un po’ le misure e creato buone occasioni”. Uno degli aspetti da migliorare, secondo il capotano dell’Atalanta, è l’intensità del pressing, che contro il Brugge non è stata ai livelli abituali. “Loro sono partiti molto aggressivi e vivaci, mentre noi eravamo un passo in ritardo. Non era la solita pressione dell’Atalanta”. A fine partita, c’è stata tensione in campo, subito placata dal numero 15 nerazzurro. “L’arrabbiatura dovrà trasformarsi in energia positiva per la gara di martedì”.
Infine, Mario Pasalic ha invitato la squadra a concentrarsi sugli aspetti da migliorare in vista della gara di ritorno. Uno dei principali problemi evidenziati dal croato è stata la capacità del Brugge di impedire all’Atalanta di sviluppare il proprio gioco. “Loro sono stati bravi a pressare e a non darci riferimenti, non ci hanno lasciato spazio” ha spiegato. La squadra di Gasperini ha impiegato tempo per trovare il ritmo giusto, ma quando sembrava essere in controllo, non è riuscita a concretizzare. “Piano piano ci siamo ripresi, abbiamo ripreso il gioco, ma non siamo riusciti ad andare in vantaggio e alla fine l’abbiamo pagata”.
Ora, però, l’Atalanta ha un’occasione importante per ribaltare il risultato davanti al proprio pubblico. “Tra una settimana abbiamo 90 minuti con i nostri tifosi che ci spingono, così da poter passare il turno”. Il Gewiss Stadium sarà un fattore chiave per la Dea, che dovrà mettere in campo una prestazione super per conquistare l’accesso alla fase successiva della Champions League.
Il saluto rivolto a fine partita da Marten de Roon agli 800 tifosi bergamaschi presenti allo stadio di Brugge (credits: atalanta.it)