L’Accademia della Guardia di Finanza, rinnovando la sua vocazione benefica a favore della comunità bergamasca, ha ospitato il lancio dell’iniziativa “Un calcio al tumore”, promossa in collaborazione con l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà e la Fondazione Medionalum, per l’acquisto di una innovativa tecnologia basata sull’intelligenza artificiale che garantisce diagnosi più precoci e accurate delle patologie tumorali. Obiettivo da raggiungere attraverso una raccolta fondi e che ha avuto primo atto il calcio d’inizio di una partita tra due squadre di di sette giocatori di movimento più il portiere, composte da allievi ufficiali dell’Istituto e tanti campioni del pallone che hanno riempiti le pagine sportive bergamasche. Da Cristian Raimondi, nello staff tecnico dell’Atalanta e autore del primo gol della sfida benefica, al preparatore dei portieri Giorgio Frezzolini, a Massimo Carrera e agli ex AlbinoLeffe Rubén Garlini, Gabriele Perico e Ivan Del Prato, con la maglia rossa; Gianpaolo Bellini, recordman di presenze con l’Atalanta, insieme a Gigi Orlandini, Marino Magrin, Walter Bonacina, Cristian Zenoni, Sergio Porrini. nella squadra blu, che ha avuto in panchina Lino Mutti e in cui sono stati schierati Valerio Staffelli e il giornalista di SkySport Max Nebuloni. Calcio d’inizio dato simbolicamente dal viceministro dell’economia Maurizio Leo con il comandante dell’Accademia GdF, gen. Cosimo di Gesù, che ha ribadito la volontà di sostenere i progetti di forte impatto sociale a favore della comunità bergamasca. Dalla tribune del campo di gioco l’attenzione si è spostata nell’auditorium dell’Istituto, dove la pluricampionessa paralimpica delle Fiamme Gialle, Martina Caironi, ha introdotto Francesco Locati, direttore generale AAST Ospedale Papa Giovanni XXIII, Alberto Zambelli direttore dell’Oncologia e Andrea Zanatti direttore anatomia patologica, che hanno illustrato l’importanza del concorso dell’intelligenza artificiale nell’aiutare a selezionare e identificare più rapidamente le cellule sospette su cui indagare. Disporre di un software così avanzato riduce i tempi dal quarto d’ora a un minuto. È la tempestività diagnostica è indispensabile per approntare un percorso di cura appropriata. Lo strumento di cui si vuole dotare l’Ospedale Papa Giovanni XXIII associa velocità e accuratezza della diagnosi che consente il migliore trattamento della patologia. Ne deriva non solo una rappresentazione morfologia, ma anche un’accurata interpretazione, per formulare cure mirate con farmaci che mirano al bersaglio molecolare grazie alla conoscenza ben definita della caratteristica genotipica. Si ottiene, così, una vera oncologia di precisione. L’invito alla solidarietà è partito con un calcio al pallone per darne uno secco al tumore.
Le squadre formate da allievi ufficiali dell’Accademia della Guardia di Finanza e glorie del calcio bergamasco che hanno dato il via all’evento solidale “Un calcio al tumore”

Martina Caironi con Francesco Locati, Alberto Zambelli e Andrea Zanatti nell’auditorium dell’Accademia della Guardia di Finanza (Ph: Pernice Editori)





