C’è anche la bergamasca Daphne Bornaghi nella squadra nazionale di atletica leggera, interamente lombarda, che prenderà parte alla 25esima edizione delle Deaflympics, la rassegna a cinque cerchi per atleti sordi, ospitata da Tokyo. Con Daphne Bornaghi, tesserata con la Pro Patria Milano, gareggeranno i varesini Matteo Masetti (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) e Cristina Gogna (Atl. Verbano). Il direttore tecnico della Nazionale di atletica FSSI (Federazione Sport Sordi Italia) Gian Mario Castaldi, è anche tecnico di Masetti, che avrà l’onore, assieme alla pallavolista bergamasca Ilaria Galbusera, di ricoprire il ruolo di portabandiera per tutta la delegazione azzurra durante la cerimonia di apertura in programma sabato 15 novembre.
L’atletica andrà in scena nello stadio del Komazawa Olympic Park, sito olimpico nel 1964, da lunedì 17 a martedì 25 novembre. La giovanissima Bornaghi, classe 2009 allieva di Paolo Brambilla, correrà 200m e 400m con ambizioni di ingresso in finale: per lei esordio alle Deaflympics previsto per martedì 18 novembre con il primo round eliminatorio dei 400m (l’eventuale finale è in calendario il giorno successivo, mentre il mezzo giro di pista prevedrà tre turni: batterie venerdì 21, semifinali sabato 22 e finali domenica 23 novembre).
Il ventinovenne Matteo Masetti si presenterà in Giappone da campione in carica nel giavellotto, un titolo vinto a Caxias do Sul (Brasile) nel maggio 2022. Nell’attività internazionale per atleti sordi, Matteo vanta anche un oro (2019) e un argento (2024) agli Europei e un argento (2024) e un bronzo (2021) ai Mondiali. Tokyo 2025 rappresenterà per lui la terza volta alle Deaflympics (esordio a Samsun, in Turchia, nel 2017, quando fu sesto). iGogna, classe 1978 allenata da Mario Paonessa, nel 2022 a Caxias do Sul fu seconda nella maratona: a Tokyo competerà sia nei 10.000m (finale diretta martedì 18 novembre) sia sui 42,195 km (in calendario l’ultimo giorno, martedì 25 novembre).
Da sinistra Gian Mario Castaldi, Paolo Brambilla, Daphne Bornaghi, Cristina Gogna, Mario Paonessa e Matteo Masetti (credits: Fidal Lombardia)





