Ultime ore di un mercato destinato a concludersi nella serata di martedì 31 gennaio e voci improvvise intorno a Merih Demiral. Che l’Inter vorrebbe nel caso Skriniar andasse subito al Paris St Germain, lasciando una voragine al centro della difesa nerazzurra. Da qui l’idea Demiral, idea dei milanesi. Idea appunto, anche se un contatto tra i due club (in ottimi rapporti) ci sarebbe stato, giusto per sondare il terreno. L’Atalanta, però, non vuole privarsi del difensore turco, non ora, non a gennaio con José Luis Palomino out per almeno tre settimane, non ora con una classifica di serie A che spiana la strada ai bergamaschi verso il ritorno in Champions League. Un obiettivo ambizioso (anche a livello finanziario), per cui serviranno i giocatori migliori, incluso Demiral. Certo, dietro la Dea ha un’abbondanza numerica tale per cui un prospetto come Cakeb Okoli non ha ancora giocato nemmeno un minuto nel 2023: l’uscita di Demiral aprirebbe uno spazio al ragazzo cresciuto a Zingonia. Ma scoprirebbe la difesa in termini di esperienza e qualità, perché Okoli oggi non vale Demiral. Da qui il no atalantino ad un’eventuale offerta reale dell’Inter, salvo un’offerta astronomica, che però non avrebbe senso dal punto di vista interista. Con un’aggiunta economica non secondaria: Demiral tra prestito oneroso e riscatto è costato alle casse atalantino circa 22 milioni, cederlo anche a 30 milioni non avrebbe senso. Giocando da titolare questo girone di ritorno il centrale turco del 1998 in estate potrebbe valere 40 milioni a stare bassi e la qualificazione in Champions porterebbe poi introiti superiori, intorno ai 50 milioni. Per tutte queste ragioni Demiral non si muoverà, salvo appunto un’offerta clamorosa, ma davvero clamorosa. Se ne riparlerà a giugno.
Demiral sarebbe entrato nelle mire dell’Inter per sostituire Skriniar (photocredits: atalanta.it)