Calcio

Due pali Atalanta e due gol bianconeri

7 Maggio 2023

Eugenio Sorrentino

L’Atalanta non riesce a centrare il poker di vittorie e neppure la presenza di Evair, castigatore della Juventus 24 anni fa a Torino, riesce ad aggiungere quel pizzico di fortuna che sarebbe stata necessaria per ottenere un risultato positivo con i bianconeri, passati al Gewiss Stadium facendo leva sulla concretezza. Una sconfitta, quella patita dall’Atalanta che, alla luce di quanto visto in campo, appare immeritata, perché a conti fatti sono stati gli episodi a decidere l’esito dell’incontro. Gasperini, con un organico ridotto, ha fatto un mezzo miracolo schierando una squadra competitiva, che ha tenuto il campo ed è rimasta propositiva anche quando gli infortuni hanno assottigliato le alternative e le opzioni tattiche. Nel primo tempo di netta marca atalantina, solo il palo colpito da Salvini ha impedito di concretizzare la spinta offensiva prodotta. Anche quando a inizio ripresa la Juventus ha sfruttato un break a centrocampo per passare in vantaggio con il giovane Illing-Junior, l’Atalanta ha proseguito a spingere ma la mossa di Gasperini, che aveva fatto entrare Boga prima di giocare la carta Muriel, è stata vanificata dall’infortunio occorso al franco-ivoriano, vittima di un duro intervento di Rabiot. Szczesny ha difeso il vantaggio opponendosi a Koopmeiners, poi è stato salvato dal palo su una bordata di Zappacosta, prima che Vlahovic chiudesse in conti in contropiede quando la gara era agli sgoccioli e l’Atalanta tutta protesa in avanti.

Quella vista in campo, comunque, è stata un’Atalanta che ha dimostrato ancora una volta qualità, generosità, carattere e determinazione. Continuano a pesare le assenze, come quelle di Hojlund e Lookman che impediscono di avvantaggiarsi delle rotazioni nel reparto offensivo, mentre per un turno Gasperini sa di non poter contare su Boga e perde anche Maehle, che era diffidato e si è preso un giallo per proteste, assolutamente evitabile. Con le vittorie maturate dalle due squadre milanesi, la zona Champions è poco più lontana, ma il sesto posto a quattro giornate dal termine vale ancora l’Europa.

Commento a Atalanta-Juventus 0-2 a cura di Federica Sorrentino

La cronaca

Gasperini, con gli uomini contati, rimette tra i pali Sportiello, conferma difesa ed esterni, riporta Ederson a fianco di De Roon con Koopmeiners e Pasalic sulla trequarti e Zapata terminale offensivo. Allegri schiera Di Maria alle spalle di Milik, affida il cuore del centrocampo a Fagioli, Locatelli e Rabiot, mentre il centrale difensivo è Rugani, con Danilo e Alex Sandro ai lati, Cuadrado a Iling-Junior sulle fasce.

La Juve prova subito ad accendere il pressing, ma l’Atalanta non si fa sorprendere e rialza il baricentro e va per prima alla conclusione con Koopmeiners che al 6’ dai 20 metri manda il pallone qualche palmo oltre la traversa. La squadra di Gasperini opera un efficace interdizione e prova ripetutamente gli inserimenti offensivi. Al 14’ ci riprova Pasalic, sempre da fuori area, ma il suo tiro a giro non inquadra lo specchio della porta. Dopo il quarto d’ora la Juve si affaccia verso l’area atalantina e al 21’ un retropassaggio errato di Koopmeiners innesca Di Maria che conclude di poco a lato. Un minuto dopo, su cross di Cuadrado, Rabiot spizza di testa con pallone ancora poco distante dal palo. Dopo sette minuti di permanenza nella propria metà campo, l’Atalanta si riporta in avanti guadagnando un calcio d’angolo, da cui nasce un quasi gol. Il pallone dalla bandierina di Koopmeiners è raccolto di testa da Scalvini che colpisce il palo alla destra di Szczesny. Prima della mezz’ora, da una palla recuperata a centrocampo, Koopmeiners scodella il pallone in area dove Zappacosta inzucca mandando alto. L’Atalanta preme e al 33’ per tre volte consecutive le conclusioni di Zapata, De Roon e Ederson sbattono sul corpo dei giocatori bianconeri. L’Atalanta fa valere la maggiore presenza tra le linee, permettendo il recupero del possesso e le verticalizzazioni e favorendo gli inserimenti da dietro. Come al 37’ quando Toloi sventaglia alto e al 40’ con Scalvini, il cui pallone non gira abbastanza per inquadrare la porta. Occasionissima allo scadere per primo tempo con Koopmeiners che, dall’interno dell’area, serve un assist al bacio per Pasalic che, appostato sul dischetto del rigore, leggermente avanzato colpisce di sinistro mandando alto.

Il secondo tempo si apre con un salvataggio in angolo di Djimsiti che anticipa il possibile intervento sottomisura di Milik. Dopo appena 4’ Gasperini effettua il promo cambio facendo uscire Ederson e inserendo Boga. Mossa che assegna a Pasalic il ruolo di solo trequartista alle spalle delle due punte. All’11’, da una palla persa da Zappacosta sulla fascia destra matura il vantaggio della Juventus. Vinto il contrasto, Iling-Junior lancia Rabiot per poi andare raccogliere e insaccare il pallone, nel frattempo rimpallato tra Maehle e Milik. L’Atalanta prova a rispondere ma Maehle, liberato in area, preferisce l’assist a Zapata alla conclusione a rete e l’azione sfuma. Al quarto d’ora esce Pasalic per fare posto a Muriel. Subito dopo un intervento duro di Rabiot mette fuori causa Boga, costretto ad abbandonare. Lo avvicenda Soppy, con Maehle interno di centrocampo e Zappacosta che va a coprire la fascia sinistra.

AL 23’ Sportiello blocca una conclusione di Pogba, entrato poco prima al posto di Fagioli, nello stesso momento del cambio tra Milik e Vlahovic. Sul fronte opposto, Muriel deve la sua conclusione ribattuta da Danilo, poi al 27’ punta l’area bianconera e conclude a lato. Prima della mezz’ora, miracolo di Szczesny su calcio di punizione dal limite di Koopmeiners diretto nell’angolo destro. L’Atalanta assedia ma i suoi tentativi non vanno a segno. Nell’ultimo scampolo di partita, Allegri manda in campo Kostic e Chiesa al posto di Illing-Junior e Di Maria. Con la squadra di Gasperini protesa in avanti, al 44’ Vlahovic parte in contropiede e Sportiello gli si oppone con bravura. Su capovolgimento di fronte, saetta di Zappacosta che si stampa sul palo coperto da Szczesny. Le proteste costano il giallo a Maehle, già diffidato. Nei secondi finale, su contropiede condotto da Chiesa, Vlahovic mette a segno il gol che chiude la contesa. L’attaccante serbo, raggiunto da cori ostili che si sono amplificati dopo il raddoppio, è stato ammonito per la successiva esultanza sotto la curva nord. Ma l’episodio potrebbe riservare quantomeno una multa salata.

ATALANTA-JUVENTUS 0-2

Atalanta (3-4-2-1): Sportiello 6 Toloi 6 Djimsiti 6 Scalvini 6.5 Zappacosta 6 De Roon 6.5 Ederson 6 (4’ st Boga sv. 20’ st Soppy 6) Maehle 6 Koopmeiners 6 Pasalic 5.5 (15’ st Muriel 6) Zapata 6. A disposizione: Musso, Rossi, Okoli, Demiral, Palestra. Allenatore: Gasperini

Juventus (3-5-1-1): Szczesny 6.5 Danilo 6.5 Rugani 6 Alex Sandro 5.5 Cuadrado 5.5 Fagioli 6 Locatelli 6.5 Rabiot 7 Iling-Junior 7 (36’ st Kostic 6) Di Maria 6 (36’ st Chiesa 6) Milik 5 (20’ st Vlahovic 6). A disposizione: Perin, Pinsoglio, (20’ st Pogba 6) Bremer, Gatti, Bonucci, Miretti, Kean, Soulè, Barbieri. Allenatore: Allegri

Arbitro: Doveri 6 Assistenti: Berti e Colarossi IV Uomo: La Penna Var: Marini AVar: Valeri

Marcatori: st 11’ Iling-Junior 45’+8 Vòahovic

Ammoniti: Rabiot, Maehle, Vlahovic

Recupero: 1, 8

Giorgio Scalvini ha colpito un palo a metà del primo tempo sullo 0-0 (Ph: Alberto Mariani)

Photogallery Atalanta-Juventus 0-2 (Ph: Alberto Mariani)