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Calcio 27 Novembre 2025di Fabrizio Carcano

È tornato Lookman delle notti magiche

Riecco l’uomo delle grandi notti, dei grandi palcoscenici. Il pallone d’oro africano uscente, ma anche uno dei primi 15 indicati nella classifica europea: Ademola Lookman. Nell’ordine, un palo, un gol dei suoi, un assist per il 2-0. Con qualche centimetro di differenza poteva essere una doppietta e un assist. Non lontanissimo, come impatto, dal bottino della notte magica di Dublino. Migliore in campo anche stasera. Anche perché Lookman a novembre è stato quasi sempre il migliore in campo tra i nerazzurri per rendimento e occasioni costruite, segnando anche un gol, quello contro il Milan, sui tre complessivi atalantini dell’ultimo mese (gli altri di Samardzic a Marsiglia e di Scamacca a Napoli).

Era l’uomo più atteso alla vigilia, inevitabilmente, perché queste sono le sue notti, la sua prateria dove galoppare in cerca di gol e assist. Ne ha segnati 53 nei primi tre anni in nerazzurro, nella serata di Francoforte ha infilato la sua seconda rete stagionale, ma da ora l’anglo-nigeriano con il gioco offensivo e verticale di Palladino potrebbe mettere il turbo e puntare alla solita cifra oscillante tra i 15 e i 20. Perché no? Intanto ha una manciata di partite da sfruttare prima di volare a metà dicembre in Coppa d’Africa: domenica 30 novembre arriva la Fiorentina, a cui ha segnato già diversi gol, poi la Coppa Italia contro il Genoa, quindi la trasferta a Verona, altra squadra contro cui ha segnato tanto, quindi il Chelsea nel suo derby londinese personale e infine il Cagliari.

L’ex Leicester e Lipsia ha ritrovato la forma fisica e anche la fiducia che sembrava essersi incrinata nelle ultime settimane, ma non troppo: il suo gol a Francoforte era preventivato, previsto, quasi prenotato. È arrivato puntuale, preciso. Aprendo il muro dell’Eintracht con uno squarcio che ha fatto cedere la diga difensiva tedesca, dando il via all’alluvione. Con Lookman chirurgico nell’assist per Ederson, altro protagonista atteso, altro titolare che stava correndo con il freno a mano tirato, complice quell’infortunio al ginocchio e l’intervento al menisco il primo settembre che lo hanno poi costretto a inseguire una condizione fisica che ha tardato ad arrivare, ritrovandola anche lui sull’erba di Francoforte. Solisti e protagonisti, insieme a De Ketelaere, che mette a referto un assist e un gol, e Scamacca che fa tremare due pali: solisti di un’orchestra che torna a suonare alla perfezione, esaltando le potenzialità dei suoi primi violini. E ora l’Atalanta ha ripreso a volare…

Sguardo al cielo di Lookman dopo essere tornato a segnare in Champions League (credits: atalanta.it)