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Ercole Baldini forlivese con la tempra bergamasca

2 Dicembre 2022

Eugenio Sorrentino

Per il mondo del ciclismo epico era noto con l’appellativo “Treno di Forlì”. Ercole Baldini, l’unico ad essere riuscito a vincere un oro alle Olimpiadi, un campionato mondiale su strada e il Giro d’Italia, si è spento a 89 anni. “Con Ercole Baldini scompare forse l’ultimo grande rappresentante del periodo d’oro del ciclismo, definito ‘classico’ dagli storici di questo sport. Il periodo del secondo dopoguerra, quando i corridori italiani dettavano legge sulle strade di tutto il mondo, nel segno di Coppi, Bartali, Magni… ed Ercole Baldini” – scrive la Federazione Ciclistica Italiana. Nel suo palmares anche il record dell’ora, tolto nel 1956 ad Anquetil (46,393 al Vigorelli, sempre nel 1956) che a sua volta l’aveva tolto a Coppi. Aveva tessuto un legame speciale con Bergamo, perché nel 1957, nel suo periodo d’oro, aveva vinto con Fausto Coppi il Trofeo Baracchi del 1957, l’ultima vittoria del Campionissimo. La cronometro a coppie creata dal bergamasco Mino Baracchi lo vide vittorioso nei due anni successivi, in coppia con Aldo Moser, e nel 1961 con Joseph Velly, e protagonista fino al 1964, quando arrivò secondo insieme a Vittorio Adorni. Si può dire che abbia segnato la grande epopea del ciclismo nella seconda metà degli anni ’50 e nella prima metà degli anni ’60, fino all’alba del grande Felice Gimondi. Nel 2016 Ercole Baldini è entrato nella Hall of Fame del Giro d’Italia. Era forlivese, ma chi lo ha conosciuto sostiene che avesse la tempra del bergamasco.

Ercole Baldini nel 2016 quando è entrato nella Hall of Fame del Giro d’Italia (credits: Bettiniphoto – federciclismo.it)