Un triplista azzurro sul podio degli Europei di Monaco, ma il suo nome è Andrea Dallavalle che , dopo il quarto posto mondiale, supera i 17 metri (17,02) e si piazza alle spalle del vincitore Pichardo (17,50). Doveva e poteva essere la gara di Emmanuel Ihemeje, che si era qualificato per la finale con la seconda misura assoluta (17,20), a sei centimetri dal primato personale. Ripeterla avrebbe significato consacrazione. Invece, il triplista cresciuto nell’Atletica Estrada non è andato oltre un modesto salto a 16,55, non sufficiente a concorrere ai tentativi finali per le medaglie. Il bronzo è andato a Pontvianne, atterrato a 16.94. Quarto l’altro azzurro Bocchi a 16.79, un centimetro più indietro Ruiz. Sesto Williams a 16.66, settimo Hodebar con 16.62, ottavo Pereira 16.60. Ihemeje chiude nono con la misura di 16.55. Si capirà cosa non abbia funzionato nelle sue leve, dopo le promettenti premesse.
Non è andata meglio a Hassane Fofana, la cui avventura nei 110hs si è fermata in semifinale: gara discreta per l’ostacolista azzurro che ha corso in 13.56 (-0.2), quinto nella sua semifinale dei 110hs, nella corsia accanto allo spagnolo bronzo mondiale Asier Martinez (13.25), per un piazzamento che non gli ha permesso di sperare nei tempi di ripescaggio, eliminandolo direttamente. Fofana ha spiegato di essere stato sfavorito da un fastidio a un polpaccio avvertito prima della gara.
Andrea Dallavalle argento nel triplo agli Europei di Monaco (credits: Colombo/Fidal)