Il Tour de France 2025, presentato a fine ottobre al Palazzo dei Congressi di Parigi, non sarà solo l’annuale appuntamento con la competizione ciclistica più iconica del mondo, ma celebrerà anche il 60° anniversario della vittoria ottenuta nel 1965 da Felice Gimondi, in modo inaspettato e leggendario. Partito come riserva per coprire un eventuale forfait del compagno Vittorio Adorni, alle prese con problemi di salute, il giovane ciclista di Sedrina si trovò a prendere il via della competizione senza aspettative particolari. La svolta arrivò quando Gimondi vinse la tappa di Rouen, segnando un momento che avrebbe dato una scossa alla sua determinazione. Da quel giorno, non solo si animò in lui la consapevolezza di poter ambire alla vittoria, ma anche i compagni di squadra riconobbero il suo talento e lo circondarono “come si circonda un pulcino” – afferma Norma Gimondi, figlia del campione –, aiutandolo in ogni fase della corsa fino all’arrivo glorioso, dove il “boato della gente” al Parco dei Principi rimase un ricordo indelebile nella memoria di Felice.
“Giunto in Francia lui vinse la tappa di Rouen e da lì probabilmente si animò, e in cuor suo capì che avrebbe potuto fare l’impresa – afferma Norma Gimondi –. Ha trovato la consapevolezza della propria forza, la determinazione e il coraggio che i giovani hanno. Una delle ultime cose di cui ho parlato con lui è stato il ricordo del boato della gente quando è entrato al Parco dei Principi”.
Dalle parole di Norma Gimondi, emerge il quadro di un tributo ancora in fase di organizzazione. Alcune tappe del prossimo Tour ricalcheranno alcuni dei luoghi iconici attraversati dal suo papà nel ’65, come Rouen, Montpellier e Mont Ventoux. La figlia di Gimondi ha condiviso che, vista la vicinanza di queste tappe con l’Italia, è probabile che si possa organizzare qualche iniziativa in memoria del campione di Sedrina durante il percorso.
Intanto, Poste Italiane ha deciso di dedicare a Felice Gimondi un francobollo commemorativo, la cui emissione è prevista per il 27 novembre a Roma. In questa giornata speciale saranno coinvolte anche le famiglie di altri grandi campioni del ciclismo italiano, tra cui Vittorio Adorni ed Ettore Baldini, e verrà presentato un annullo filatelico che segnerà la ricorrenza. Tra i vari progetti in cantiere, quello legato al “Gimondi Camp”, manifestazione per la quale si sta studiando la possibilità di creare una maglia celebrativa che richiami i colori della vittoria al Tour, con una sfumatura gialla o completamente gialla, come il simbolico colore del leader al Tour de France.
Felice Gimondi ha incarnato il sogno e la determinazione di un giovane ciclista che, pur partito senza particolari aspettative, riuscì a conquistare il Tour con coraggio e volontà, diventando una leggenda e una figura di riferimento per chi pedalerà da Lille, punto di partenza del Tour 2025, fino alla passerella finale sui Campi Elisi di Parigi.
Felice Gimondi qualche anno fa con la figlia Norma nella tribuna dello stadio di Bergamo (archivio personale Norma Gimondi)