Fumare è una delle abitudini più dannose per la salute, ma gli effetti negativi del fumo sugli sportivi sono ancora più evidenti e deleteri. Intanto perché per svolgere attività agonistica occorre fare affidamento sui polmoni e sulla capacità respiratoria per garantire le prestazioni. In sintesi, fumo e sport sono incompatibili perché il fumo riduce la capacità del corpo di sostenere lo sforzo e recuperare da prestazioni fisiche elevate. Concetti ribaditi e rimarcati in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco, che l’Organizzazione Mondiale della Salute celebra il 31 maggio allo scopo di evidenziare i rischi per la salute associati al consumo di prodotti del tabacco e sostenere politiche efficaci per ridurne il consumo.
Secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, i nuovi prodotti che in questi anni hanno affiancato le sigarette tradizionali stanno facendo aumentare i consumi tra i più giovani, con quasi il 40% degli studenti delle superiori che ne fa uso, e hanno di fatto annullato il trend in discesa che si vedeva nei fumatori adulti. Aumenta, infatti, l’uso della sigaretta elettronica. Il cosiddetto “policonsumo” riguarda infatti la grande maggioranza dei 14-17enni, che fumano e una quota sempre maggiore di adulti, con rischi crescenti per la salute. Fumano o svapano il 7,5% (oltre 240.000 ragazzi/ragazze) degli studenti italiani tra gli 11 e i 13 anni; percentuale che sale al 37,4% tra gli studenti di 14-17 anni (circa 865.000 ragazzi e ragazze). In Italia, la maggioranza degli adulti 18-69enni non fuma (59%) o ha smesso di fumare (17%), ma 1 italiano su 4 è fumatore abituale (24%).
Gli effetti negativi del fumo sugli sportivi sono tangibili, specialmente per chi si dedica a discipline che richiedono una buona resistenza. Il fumo riduce significativamente l’apporto di ossigeno ai muscoli, peggiorando la performance atletica e il recupero. Gli sportivi fumatori si stancano più velocemente, poiché i loro polmoni non riescono a fornire abbastanza ossigeno durante lo sforzo agonistico. L’impatto negativo si estende alla capacità cardiovascolare, in quanto il fumo aumenta la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, mettendo sotto stress il cuore. In definitiva, per un atleta, smettere di fumare non solo migliora le prestazioni sportive, ma riduce drasticamente il rischio di malattie a lungo termine.
La grafica scelta dal Ministero della Salute per la Giornata Mondiale senza Tabacco 2025 (credits: Ministero della Salute)