È iniziata con lo striscione dei tifosi (“300 volte grazie Gasp”) e lui che è andato ad applaudire il settore ospiti, è finita con il tecnico soddisfatto in conferenza stampa nonostante un pareggio subito in rimonta da un avversario che nei precedenti 67 minuti (rispetto al punto dell’1-2) non aveva creato praticamente nulla. Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini era curioso di vedere la sua squadra confrontarsi con una delle rivelazioni di questo campionato e il suo bilancio, in sala stampa, è positivo.
«Il calcio è così, le partite possono cambiare in pochi minuti e dobbiamo accettare il risultato. Anzi, abbiamo anche rischiato nel finale. Resta il fatto che abbiamo fatto una buonissima gara, avevamo la partita in mano quando è arrivato il gol che ha riaperto tutto. Dopo la rete di Deulofeu siamo calati in difesa, non accorciavamo più e ci sono forse mancati i cambi». Già, le assenze. Un dato oggettivo che non sposta minimamente le valutazioni del Gasp. «Quello che stanno facendo Scalvini e Okoli, ma non solo loro, è qualcosa di molto importante: giocando fanno esperienza e migliorano. Oggi a 20 minuti dalla fine un ragazzo di 18 anni può andare in difficoltà, tra sei mesi questa cosa cambierà. Usciamo da questa partita con una bella consapevolezza: abbiamo senza dubbio più margini di miglioramento rispetto ai nostri avversari».
L’analisi va ancora più a fondo. «Avanti 2-0 pensavamo di poter vincere, il 2-2 lascia un po’ di amaro ma guardo alla prestazione e penso che possiamo recuperare giocatori e far crescere ancora i ragazzi. Abbiamo margini di crescita. La classifica mi sembra comunque molto buona».
Il doppio cambio sullo 0-2, con la squadra in pieno controllo, ha stupito tutti. «Potevo farli anche prima, chiaramente ci si aspettava un ingresso in campo diverso da parte di chi ha giocato nel finale. La gara si è trasformata dopo il gol dell’1-2, cercavamo gente fresca per ripartire e non ho certo fatto i cambi per coprirmi. Se avessi avuto altre intenzioni, mettevo giocatori più difensivi».
Dal campo e dalla tv, ciò che ha lasciato tutti a bocca aperta è stato il giallo a Lookman. «Penso che sia stata una sbagliata interpretazione da parte di Doveri: si chiama Lookman e quando fa gol fa quel gesto. Meno male che si chiama Loookman. Non era certo una cosa polemica».
Gian Piero Gasperini al Dacia Arena ha festeggiato le 300 panchine con l’Atalanta (Ph: A. Mariani)