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Calcio

Gasperini e Pasalic ottimismo aspettando il Celtic

22 Ottobre 2024

Eugenio Sorrentino

Gian Piero Gasperini ha tenuto la consueta conferenza stampa della vigilia di Champions League con a fianco Mario Pasalic, veterano in grande spolvero ma sempre con i piedi per terra. “E’ sempre bello sentire l’inno della Champions, anche se abbiamo già vissuto questa emozione – esordisce il croato – Abbiamo già fatto bene nelle prime giornate e speriamo di compiere un ulteriore passo in avanti”. I risultati positivi ottenuti in campionato danno tanti stimoli. 

“Le ultime due vittorie hanno migliorato la classifica in campionato, ma questa è un’altra competizione – dichiara Gasperini – Alla terza giornata i punti cominciano ad essere più pesanti e con il Celtic abbiamo la possibilità di consolidare la posizione in classifica”. Più battaglia o partita di calcio? “Mi auguro una bella e piacevole partita, poi c’è sempre la componente agonistica che deve restare nei limiti del regolamento. Il Celtic da anni domina il proprio campionato, dispone di giocatori veloci, noi dovremo fare un’ottima gara o per cercare di vincerla”. Come si prepara la sfida con il Celtic? “In Champions bisogna stare attenti perchè ci sono squadra top che hanno valori altissimi. Non bisogna prendere in considerazione il 7-1 subito dal Celtic contro il Borussia, quella scozzese è squadra molto veloce e pericolosa davanti. Dovremo essere molto attenti e giocare veramente bene”. A chi gli fa notare che Fonseca e Thiago Motta hanno annunciato la formazione alla vigilia, Gasperini risponde di non essere nella condizione di potere fare altrettanto. “Abbiamo emergenza in difesa con Hien e Kolasinac influenzati. La formazione dipenderà dalla loro disponibilità. Le prove si fanno sempre a ridosso della partita, lasciando aperta uno o due soluzioni. Al mattino la squadra sa chi scende in campo”. Uno certamente pronto è proprio Pasalic, che scendendo in campo (prima volta contro un club scozzese) taglierà il traguardo delle 60 presenze in carriera nella coppe continentali. “Mai pensato di arrivare a certi livelli, è un traguardo storico quello dei 50 gol, stare davanti agli attaccanti croati del passato mi rende orgoglioso” dichiara, dicendosi pronto a fare tutto, avendo giocato da attaccante, trequartista, esterno, centrocampista e perfino due volte da centrale nella difesa a tre nello Spartak Mosca. Un’ammissione che apre un siparietto con Gasperini, il quale pensa di avere trovato con lui la soluzione per il reparto arretrato. “Giocare la Champions ci dà tanti stimoli in più perché di confrontiamo con avversari che giocano a ritmi alti – aggiunge Super Mario, il quale dice di stare bene a Bergamo, dove è arrivato sette anni fa – La nuova formula Champions impone di essere al 100 per cento in ogni partita. Tutti noi dobbiamo essere pronti e contribuire al bene della squadra, importante è continuare a vincere”. Chiosa per Gasperini, il quale si dice convinto che Retegui è destinato a crescere in termini di qualità e rendimento. Rispondendo alla stampa scozzese, l’allenatore osserva come in Italia si dica che le squadre vincenti sono quelle che hanno la difesa migliore, in realtà e a ben vedere prevale soprattutto chi fa più gol. “Nelle nostre prime esperienze  di Champions abbiamo preso cinque gol dal City e dal Liverpool, poi abbiamo imparato e senza snaturarci siamo cresciuti”. “Dove si colloca l’Atalanta lo scopriamo ogni anno, attraverso l’evoluzione e l’inserimento di nuovi giocatori. Difficilmente riusciamo a dare seguito alla stagione precedente. L’unico vero risultato negativo è stato la sconfitta casalinga con il Como. La Champions si aiuta sicuramente a migliorare anche in campionato”. Gli effetti della pausa per il calendario delle Nazionali? “Difficoltà ce ne sono – ammette Gasperini – sospendere il campionato una volta al mese non è l’ideale”.

L’allenatore del Celtic, Rodgers, ha definito l’Atalanta la migliore squadra al mondo nella marcatura a uomo. Definizione che Gasperini accoglie con piacere ma prende giustamente con le pinze. “Marcare, comprimere, posizionarsi, fa parte degli schemi di gioco, pero l’Atalanta è qualcosa in più di quanto ha affermato Rodgers”.

Gian Piero Gasperini e Mario Pasalic nella conferenza stampa alla vigilia di Atalanta-Celtic (credits: Pernice Editori)