“Saremmo stati tutti felici, qualche mese fa, di trovarci in questa straordinaria posizione di classifica dopo 24 giornate”. Gian Piero Gasperini dopo il rotondo successo a Verona e’ soddisfatto, per il risultato, per la classifica con la cifra tonda a quota 50, per i gol a grappoli che erano mancati contro Torino e Bologna nonostante prestazioni positive sul piano del gioco.
“Da tempo stiamo affrontando un ottimo periodo di forma, questa squadra ha sempre dimostrato personalità e capacità di affrontare i momenti difficili. Nel calcio ci sono alti e bassi, ma la differenza la fa il modo in cui li superi. Anche quando i risultati non ci hanno sorriso, come contro il Torino o il Bologna, le prestazioni sono sempre state di alto livello e il nostro atteggiamento è stato sempre quello giusto. Abbiamo affrontato avversari forti, siamo rimasti competitivi e, al netto degli infortuni. Abbiamo sempre fatto ottime prestazioni in quest’ultimo periodo nonostante gli infortuni gravi di Kossounou, Scalvini e Scamacca, che sono tre giocatori forti. Anche contro il Torino e il Bologna abbiamo fatto ottime prestazioni ma ci sono mancati i gol e un po’ di fortuna sugli episodi. Questi sono tre punti importanti, come quelli conquistati due settimane fa a Como.”
Gasperini dopo la conta dei gol in campo ha subito ricominciato a fare la conta degli infortuni. Nessun problema per De Ketelaere uscito all’intervallo zoppicante dopo una botta al polpaccio e per Bruges sembra scontato il recupero di Carnesecchi.
“Per De Ketelaere si tratta di una contusione, ma abbiamo preferito risparmiarlo. Carnesecchi oggi aveva la febbre. Maldini sembra poca cosa ma deve fare degli approfondimenti, poi sapremo. Lookman? Non so se giocherà a Bruges, sarebbe buono averlo sabato o martedì prossimo. Gli infortuni fanno parte del gioco, ma quando perdi giocatori chiave in un arco di tempo così breve è normale che ci sia un impatto sia tecnico che emotivo. Scalvini si è dovuto operare alla spalla, Scamacca si è fermato di nuovo dopo pochissimi minuti dal rientro, Kossounou ha avuto un infortunio serio al tendine. Sono tre ragazzi giovani, di grandissima prospettiva, e perderli è stato un duro colpo. Stiamo affrontando un momento difficile sotto questo aspetto, ma la squadra ha sempre risposto con compattezza e forza d’animo. Posch? Mi è piaciuto subito, anche nei venti minuti giocati martedì contro il Bologna. E’ un ragazzo che sa stare in campo, conosce il calcio, sa giocare e sa muoversi e oggi ha fatto bene sbagliando pochissimo”.
Chiosa su un Retegui arrivati a 23 gol stagionali: “E’ straordinario quando la squadra domina, come oggi: è un realizzatore straordinario perchè 20 goal fino a qui sono un numero incredibile. Ci sono anche partite che non domina, quando sei costretto a difendere ci sono dei margini di miglioramento”.
“Era importantissimo oggi tornare a vincere.” Jose’ Ederson ha portato il suo sorriso in sala stampa al Bentegodi. Felice anche per il suo gol (“La maglia bianca mi porta fortuna, i goal sono tutti belli. Due gol bellissimi. Contro il Barcellona c’è un peso notevole, ma quello di oggi è stato bellissimo e mi piace un po’ di più questo”), ancora più felice per il risultato finale: “Importantissimo tornare a vincere e non prendere goal. E’ stata una partita difensivamente ottima”.
Prestazioni come questa, ha confermato il 25enne brasiliano, aumentano la fiducia di tutta la squadra: “Possiamo affrontare qualsiasi squadra, italiana ed europea. L’Atalanta sta crescendo ancora, quest’anno abbiamo la Champions e anche in campionato siamo in alto. Proveremo sempre a vincere le partite, come abbiamo provato contro il Barcellona e oggi contro il Verona. Ogni partita mettiamo l’obiettivo di vincere, poi vediamo dove riusciamo ad arrivare”.
Chiosa sulla sua prestazione gladiatoria al Bentegodi: “Il mister mi chiede di stare più vicino all’area avversaria, difensivamente penso che sto facendo bene e ora mi dà la libertà di stare qualche metro più avanti dato che ho anche la forza di tornare. Devo trovare il giusto equilibrio. Ho sempre avuto la forza, ma sempre più offensivamente che difensivamente. Con Gasp ho capito che potevo fare tutte e due le fasi bene. Tante piccole cose, che in partita sono troppo importanti”
Gian Piero Gasperini davanti alla panchina allo stadio Bentegodi di Verona (Ph: A. Mariani)