«Punto importante che vale molto perché conquistato su un campo difficile contro una squadra importante». Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, si presenta in sala stampa con la faccia felice di chi ha visto una bella partita con una prestazione convincente e di alto livello in casa dei bianconeri di Allegri. «Con quello che è successo – ha riflettuto il Gasp -, la Juventus era molto motivata e aver fatto risultato questa sera è motivo di grande crescita. C’è soddisfazione. Qualcosa che copre il rammarico di essere stati raggiunti su rigore e punizione, due episodi che ci danno qualcosa da ridire. Ma la soddisfazione è sicuramente alta».
Le parole del tecnico sono al miele, quando il discorso si sposta su Lookman la sua teoria è ancora più chiara e abbraccia il lavoro del direttore tecnico Lee Congerton, elogiato pubblicamente. «Io lavoro per migliorare tutti e metterli in condizione di esprimersi al meglio. Lookman è il risultato del lavoro di Lee Congerton, così come Hojlund. Li ha scovati lui, Lookman lo conosceva già molto bene per averlo avuto al Leicester, Hojlund è stato un investimento importante ed è la società che ha portato questi due giocatori che mi hanno permesso di lavorare bene. Anche la vecchia guardia continua a reggere bene, sono soddisfatto».
Detto che Palomino si è fermato per un problema al flessore che sarà da valutare nei prossimi giorni e che «ha giocato perché penso che sia un giocatore forte», interessante anche il punto di vista sui giovani come Scalvini. «Per l’Atalanta è una necessità assoluta puntare sui ragazzi, perché se Scalvini vengono a prendercelo dobbiamo per forza avere dell’altro. Come Hojlund e non solo».
Alcuni colleghi di Torino chiedono conto delle ambizioni Champions e il mister dei bergamaschi mostra un profilo bassissimo. «In tutti gli anni che siamo andati in Champions League noi siamo sempre partiti così, cercando di misurarci durante il campionato e senza fare proclami. Non abbiamo mai dichiarato di puntare a quello, ce ne siamo accorti nel cammino e non ci siamo tirati indietro. Abbiamo girato a 35 punti che sono tanti, approcciamo al girone di ritorno con più fiducia e grande umiltà».
Per Gian Piero Gasperini punto che vale, conquistato su un campo difficile (Ph: A. Mariani)