Trecento panchine e non sentirle. Trecento panchine come un nuovo punto di partenza. O di ripartenza. Alla Dacia Arena di Udine saranno 300 panchine nerazzurre per il recordman solitario Gian Piero Gasperini. Orgoglioso di questo primato, ma già proiettato in avanti.
“È il bello di questo mestiere guardare sempre avanti e provare a crescere. Qui finora è sempre stato così.”
Niente paragoni con Ferguson o Wenger che hanno legato i loro nomi a cicli lunghissimi con il Manchester United e l’Arsenal. Gasperini si gode questo nuovo traguardo bergamasco ma subito alza l’asticella, spostandola in avanti, come ha spiegato lui stesso nella consueta conferenza stampa della vigilia al centro sportivo di Zingonia.
“Quando sono partito sei anni fa non pensavo di arrivare a questo risultato, devo ringraziare il presidente, la società, tutte le persone che ci lavorano e tutti i giocatori che ho avuto. Questo record delle 300 partite qui a Bergamo è una cosa bellissima, meravigliosa, di cui sono orgoglioso, è un record che credo rimarrà a lungo, che entra nella storia di questo club e che mi fa sentire ancora più parte di questa società a tutti gli effetti.”
Più che alle 300 panchine atalantine, Gasp pensa maggiormente al primato in classifica atalantino. Un primato che passa dalla trasferta alla Dacia Arena di Udine.
“Siamo partiti bene in questa stagione, stiamo ottenendo ottimi risultati – ha ricordato Gasp – e stiamo cercando al contempo di dare nuova energia e nuova fisionomia a questa squadra. Noi abbiamo bisogno di crescere nell’autostima e nella qualità di gioco di squadra. Andiamo a Udine a fare la nostra partita, cercando di mantenere quello di buono che finora abbiamo fatto e di migliorare quello che magari ci è riuscito meno bene. Avremo anche tanti tifosi al seguito, siamo circondati da tanto entusiasmo e siamo convinti di poter fare un’ottima partita”.
Sulla strada nerazzurra ora c’è l’ostacolo di una Udinese reduce da sei successi consecutivi e mai così in alto nella sua storia recente, grazie alla cura del nuovo tecnico Andrea Sottil. Di cui Gasperini tesse un elogio sincero: “Mi piace molto la svolta, di mentalità e tattica, che ha saputo dare Sottil, i risultati ottenuti sono stati tutti meritati. Ci attende una partita difficile, per questo vincerla sarebbe un’importante iniezione di autostima per noi. L’Udinese ha un solo punto meno di noi, ma si è guadagnata una meritata considerazione.”
Dea che recupera pienamente Demiral e Maehle, dopo i rispettivi acciacchi, e attende dalla settimana prossima Djimisti, mentre per Zapata e Zappacosta bisognerà ancora attendere.
“Essere primi senza tutti questi giocatori è un merito ulteriore di chi ha giocato finora e ha saputo sopperire a queste assenze importanti. Questo ci ha costretto a crescere velocemente i vari Okoli, Scalvini e a trovare anche altre soluzioni. Chi viene impiegato riesce sempre a portare qualcosa di importante, e questo è molto positivo per noi. Adesso abbiamo un po’ di emergenza dietro, ma stiamo sopperendo bene con questi giocatori”, ha concluso Gasperini.
Gian Piero Gasperini durante la conferenza stampa della vigilia di Udinese-Atalanta (credits: Pernice Editori)