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Tecnica

Gewiss Stadium gran teatro del calcio

14 Settembre 2024

Federica Sorrentino

Gioiello architettonico, fiore all’occhiello, stadio modello. Le definizioni si sprecano. Chiamatelo come volete, ma il Gewiss Stadium è il teatro del calcio che la famiglia Percassi ha regalato a Bergamo e all’Atalanta, valorizzando la struttura preesistente e fungendo da esempio unico di intervento di riqualificazione di un impianto sportivo. Un storia partita da quando il vecchio stadio è diventato di proprietà Atalanta e che ha visto concluso il primo capitolo il 6 ottobre 2019 con l’apertura della nuova curva nord Pisani, salutata dalla vittoria sul Lecce per 3-1. I lavori, che avevano rimandato alla memoria il pezzo di stadio cuore della tifoseria atalantina, erano iniziati cinque mesi prima. Poi, nonostante la pandemia, il 25 giugno 2020, appena dopo la fine del lockdown, la riqualificazione della tribuna di Viale Giulio Cesare, che ha preso significativamente il nome di Tribuna Rinascimento. In questo caso, lavori completati in soli quattro mesi. La pinzata del 5 giugno 2023 ha aperto ufficialmente il cantiere della Curva Sud Morosini, ora completata con la ricostruzione della curva stessa, del Settore ospiti e dei Distinti Sud, provvedendo inoltre alla realizzazione del parcheggio interrato adiacente e di tutte le opere di urbanizzazione previste dal piano attuativo. Quando l’UEFA hanno espresso parere favorevole, e non poteva essere altrimenti, ad ospitare al Gewiss Stadium le partite di Champions League, il percorso di riqualificazione dell’impianto si è potuto dire concluso. Spiccano, sul viale Giulio Cesare, l’Atalanta Store e il Ticketing Store. In progetto, all’interno dello stadio, il museo che proporrà la storia della Dea. La riapertura del Gewiss Stadium. in occasione di Atalanta-Fiorentina, gara seguita a distanza di quattro giorni dall’esordio casalingo in Champions League con l’Arsenal, ammanta di emozioni l’andare allo stadio, o meglio “andare all’Atalanta”. E se il presidente Antonio Percassi, insieme all’a.d. Luca e a tutta la filiera dei dirigenti e collaboratori, può dirsi legittimamente orgoglioso di quanto portato a termine, non si può fare a meno di citare Roberto Spagnolo, il quale nelle vesti di direttore operativo ha seguito passo passo i lavori, garantendo che ad uno ad uno i pezzi del gioiello si incastonassero.

Una veduta aerea del Gewiss Stadium al termine del lavori (credits: atalanta.it)