«Lo stadio è l’investimento strutturale più importante della storia atalantina: parliamo complessivamente di circa 100 milioni di euro. Sarà spettacolare». Con queste parole, l’amministratore delegato dell’Atalanta Luca Percassi sulle colonne di Tuttosport ha dato una dimensione al cantiere che, giorno dopo giorno, anima la zona di Viale Giulio Cesare. Al Gewiss Stadium sta vedendo la luce la nuova Morosini, i lavori sono in corso mentre si giocano le partite ufficiali e la sensazione è che si sia molto avanti.
«Siamo in linea con i programmi – racconta ancora l’AD -, credo sia emozionante giocare in casa con le gru a pochi passi e i gradoni che crescono. Questa è Bergamo, questo è il nostro modo di essere. C’è lavoro, costante». Difficile dargli torto, già con il Genoa si erano viste le strutture che terranno in piedi la nuova Morosini ma le ultime immagini che la società orobica ha pubblicato il 2 novembre mattina, in cui si vedono già i primi spalti posizionati alle spalle della porta di destra confermano che giorno dopo giorno, ora dopo ora, i lavori continuano alacremente e lasciano nuovi pezzi di futuro montati, avvitati e cementati al loro posto.
Da quando, dopo il Covid, l’Atalanta si è organizzata per giocare a Bergamo anche con il cantiere aperto che limita la capienza, ogni partita è una scoperta. Gli ospiti sono sistemati in una piccola porzione di stadio rimasta ancora in piedi dopo la demolizione di giugno della vecchia Morosini e il programma prevede di finire la nuova gradinata, il parcheggio al completo e la copertura in modo da avere lo stadio a posto per l’inizio della prossima stagione.
Tornando alle parole di Luca Percassi, la vera notizia è che per acquistare e sistemare il vecchio Comunale, spese alla mano, si è già arrivati a 100 milioni di euro. Chissà se si salirà ancora, di certo è una cifra molto più alta di quanto si pensasse che non ha comunque fermato la voglia della società di continuare a migliorare la squadra.
Luca Percassi, amministratore delegato Atalanta B.C.: “lo stadio è l’investimento strutturale più importante della storia atalantina” (Ph: A. Mariani)