Tecnica

Gian Piero Gasperini felice a Bergamo

4 Luglio 2022

Federica Sorrentino

L’intervista rilasciata da Gian Piero Gasperini alla vigilia del raduno stagionale contiene la sua chiave di lettura nella parte finale e conferma una volta di più che la decisione di restare alla guida dell’Atalanta deriva dal rapporto instauratosi con la città di Bergamo e i bergamaschi. “Se sono ancora qui è per il forte legame con la città” – risponde Gasperini alla penultima domanda postagli da Luigi Garlando de La Gazzetta dello Sport. A sciogliere i residui dubbi, secondo quanto dichiarato dall’allenatore che era pronto a lasciare se la società avesse voluto, la forte richiesta percepita dalla gente in occasione dell’ultima partita con l’Empoli. “Questo affetto e questa fiducia mi hanno trattenuto. Il mio impegno sarà moltiplicato per ricambiare” – ha sottolineato Gasperini, il quale ha aggiunto di essere rimasto a Bergamo perché convinto “ci siano le condizioni per lavorare bene insieme e per costruire qualcosa che rafforzi ancora di più l’orgoglio di appartenenza.” Gasperini ha ribadito di non avere mai abbassato l’asticella, ma fatto capire anche come sia giusto ambire a ripetersi senza avere la convinzione di essere una big, perché si possa tornare a crescere e fare risultati importanti evitando di dirsi scontenti per un pareggio. Insomma, riaffermare lo spirito di Bergamo che fa dell’Atalanta una squadra capace di sorprendere giocando un calcio bello e divertente. Ci sarà da lavorare e tanto. Solo così, vecchi e nuovi giocatori saranno da Atalanta. Quanto a Gasperini, egli dimostra che c’è ancora un calcio che privilegia i legami agli interessi economici, che rende felici dove si è felici.

Settima stagione sulla panchina dell’Atalanta per Gian Piero Gasperini (credits: Pernice Editori)