I traguardi stagionali non sono ancora raggiunti, con l’Atalanta a tenere fede al motto “mola mia” e pronta a tenersi occupata due volte a settimana fino a fine maggio e anche oltre, tenendo conto del possibile slittamento agli inizi di giugno del recupero di campionato con la Fiorentina. Eppure, Antonio Percassi vuole Gian Piero Gasperini sempre e tutto per sé. Si parla si rinnovo e prolungamento del contratto di un anno fino al 2026. Significa tagliare il traguardo del decennale sulla panchina della Dea, come nessuno prima di lui. Presupposto chiaro per chiudere la carriera a Bergamo, con un rapporto in prospettiva sempre più saldo. Da Gasperini e Gasperson per passare alla storia come uno dei più longevi allenatori di squadre di calcio professionistiche. Per un presidente come Percassi che ha costruito il Mondo Atalanta cesellandone l’atavico spirito, l’allenatore è un punto di riferimento inamovibile per continuare a mantenere la squadra nel gotha europeo e rendere la società sempre più solida. I risultati acquisiti sul campo e la valorizzazione di molti giocatori che fanno la differenza sono gli elementi su cui poggia il percorso di crescita continua. L’Atalanta permane nei quartieri alti non a caso. La turnazione è diventato il punto di forza, garantendo alla squadra il necessario equilibrio. L’assortimento nel reparto offensivo regala a Gasperini una varietà di soluzioni, privilegiando sempre quella con il trequartista, con Koopmeiners quasi inamovibile, e due punte che possono intercambiarsi scegliendo tra cinque attaccanti di ruolo. Recuperato e rimotivato Miranchuk, che sembrava abbandonato al suo destino non avendo convinto nell’annata di esordio a Bergamo, Gasperini ha coltivato Scamacca riconsegnandolo al campo ancora più convinto delle sue qualità realizzative e di partecipazione alla manovra, ha tirato fuori il meglio da De Ketelaere, che il Milan non ha saputo valorizzare, ha atteso il pieno recupero fisico-atletico di Touré pronto a farne un’altra arma micidiale, si è mostrato saggiamente paziente con Lookman lasciandogli il tempo di ritrovare la forma dopo le fatiche sostenute in Coppa d’Africa. Tutto ciò potendo contare su tre pedine di centrocampo come De Roon, Ederson e Pasalic, quest’ultimo all’’abbisogna pronto a trasformarsi in un falso nueve, sul solido pacchetto difensivo con le conferma di Scalvini, Djimsiti e Toloi e l’ingresso positivo di Hien e Kolasinac, puntando soprattutto su Zappacosta e Ruggeri sulle corsie e facendo andare d’amore e d’accordo Carnesecchi e Musso, che si concede la vetrina europea.
Gian Piero Gasperini verso il prolungamento del contratto fino al 2026 (Ph: A. Mariani)