«Proseguiamo il nostro cammino promuovendo un’attività sportiva che è gioia di incontro fra persone, aggregazione, dialogo, sfida leale e rispetto dell’avversario». Così il bergamasco Vittorio Bosio, Presidente nazionale del CSI, in occasione della festa per gli ottant’anni dell’associazione che promuove lo sport come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo. Sabato 4 ottobre, nell’Auditorium Conciliazione a Roma, l’evento celebrativo all’insegna del trinomio Fede, educazione e sport, introdotto dalla preghiera dell’Assistente ecclesiastico nazionale, don Luca Meacci, dal videosaluto del Cardinal Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e dall’intervento Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha sottolineato l’impegno quotidiano per rendere lo sport un diritto realmente accessibile a tutti, senza barriere di alcun tipo: sociali, economiche, fisiche e culturali. Gli auguri sono arrivati dal Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, dal Presidente del CIP, Marco Giunio De Sanctis, e dal Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, insieme al Presidente di Azione Cattolica Italiana, Giuseppe Notarstefano, che ha voluto ricordare anzitutto le comuni origini delle due associazioni sorelle. Tra le tante testimonianze, quelle dei campioni che hanno mosso i primi passi nell’Associazione, come il nuotatore paralimpico Simone Barlaam, la mezzofondista Sinta Vissa, il mito del ciclismo Francesco Moser e la pallavolista Barbara Fontanesi, una delle prime medagliate (era il bronzo 1989 a Stoccarda) nella storia del volley azzurro.
«Siamo sempre qui, presenti sul territorio per favorire l’attività sportiva che è gioia di incontro fra persone, aggregazione, dialogo, sfida leale e rispetto dell’avversario, mai nemico. L’esperienza ci ha insegnato che ci si salva insieme, solo con un vero gioco di squadra, mettendo al centro il “noi”» – ha detto il Presidente nazionale del CSI, Vittorio Bosio, che ha riservato un passaggio del suo intervento alla Riforma dello Sport e del Terzo Settore. «Il CSI sarà resiliente, ma chiede ascolto. E soprattutto una semplificazione burocratica che non penalizzi milioni di persone». Le parole di Papa Leone XIV citate come monito sulla sfida digitale. «Sarà necessario preservare la verità delle relazioni e dell’incontro attraverso lo sport, utilizzando la tecnologia e valorizzando la concretezza dello stare insieme». Immancabile anche un riferimento a Papa Francesco, nel giorno del suo nome, della ricorrenza del Santo di Assisi, patrono d’Italia, ed il suo invito al CSI a «mettersi in gioco nella vita come nello sport, spendendosi per ciò che vale per davvero».
In conclusione gli auguri a tutti gli uomini e alle donne del CSI, che hanno offerto il loro servizio con sincerità, dedizione ed umiltà, ed un appello alla pace. «Vivere insieme in fraterna solidarietà non solo è possibile, ma è l’unica via reale per dare un futuro all’umanità, che ha tanto bisogno della gioia dello sport. Di quello sport che riempie la nostra vita».
L’intervento del presidente nazionale del CSI, Vittorio Bosio, all’evento celebrativo degli 80 anni di fondazione (credits: Centro Sportivo Italiano)