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Volley 10 Aprile 2025di Federico Errante

Gloria in Corea per il preparatore Nicola Gibellini

Nicola Gibellini imperatore d’Oriente. Il preparatore di Stezzano, classe 1991, ha scritto la storia della pallavolo coreana. E lo ha fatto al primo colpo. Quattro trofei in bacheca – due Coppe Italia e due Supercoppe – con l’Olimpia Pallavolo diventata poi Agnelli Tipiesse, il sogno olimpico sfumato in extremis con la nazionale belga e adesso l’en plein con lo Hyundai Capital Skywalkers. Il club della massima serie della Corea del Sud, appartenente alla Hyundai Capital e con sede nella città di Cheonan, in estate ha affidato la guida tecnica al coach francese Philippe Blain affiancato da Fabio Storti (tecnico italiano reduce da un’esperienza in terra transalpina). E il “made in Italy” ha convinto anche i vertici del sodalizio tanto da affidare un ruolo-chiave come il trait d’union tra staff tecnico e sanitario proprio a Gibellini. Risultato? Zero infortuni, roster extra – large (20 giocatori, prassi da quelle parti), ritmi forsennati (in campo ogni tre giorni; 36 partite) e triplo successo. Come mai accaduto prima per la società. Il primo nella KOVO (acronimo di Korea Volleyball Federation, una sorta di Supercoppa nazionale), il secondo in campionato (la V-League, che assegna a sua volta un trofeo a differenza che ciò che accade nel nostro campionato) ed il terzo nei play-off (altra coppa “dedicata”).
Mai mi sarei aspettato un’annata del genere – spiega -. Sono arrivato ad aprile intenzionato a vivere un’esperienza di lavoro e di vita. Però non c’era nei piani un qualcosa di simile Invece è andato tutto oltre le più rosee previsioni. Si sono battuti primati in serie, regular season vinta con sei turni d’anticipo e serie utile di 16 vittorie consecutive“. Il segreto? Lo spiega proprio Gibellini: “Non è stato facile entrare nei meccanismi di lingua e cultura locale – rileva – eppure è stato fondamentale trovare il compromesso su tante situazioni. Non si possono stravolgere le abitudini, si cerca di portare il bagaglio di conoscenze senza esagerare con innovazioni che, probabilmente, non sarebbero state assimilate adeguatamente. Tanto nell’attività in palestra quanto nella gestione dell’atleta fuori“. Il domani è tutto da scrivere, il rinnovo è nei piani ma non è ancora ufficiale. Intanto il biglietto da visita è qualcosa che resterà indelebile. E che rende ulteriormente merito ad un profilo orobico che si è conquistato sul campo, con merito e fatica, una nuova ribalta internazionale. 

Nicola Gibellini, a sinistra, con il coach Philippe Blain e il vice Fabio Storti (credits: Hyundai Capital Skywalkers)