La città di Bergamo si è fermata nella mattinata piovigginosa di venerdì 9 maggio per salutare nella chiesa-santuario di Borgo Santa Caterina Riccardo Claris, il 26enne tifoso atalantino rimasto vittima di un brutale accoltellamento nella notte di domenica 4 maggio. Un giovane cresciuto con la passione per il calcio e i colori neroblu, laureatosi all’Università di Bergamo dopo gli studi al liceo Lussana ed entrato con merito nel mondo della professione, che ha visto la sua vita spezzata nel modo più tragico e sconvolgente, mentre stava realizzando i suoi sogni. Amava seguire la squadra del cuore dalla curva nord del Gewiss Stadium, quella dei tanti volontari che hanno messo sù l’ospedale in fiera nell’emergenza pandemica e sempre pronta a gesti di solidarietà e partecipazione. E a centinaia, in silenzio, hanno atteso e accompagnato il feretro di Riccardo, su cui è stata posta una maglia dell’Atalanta con il suo nome, dedicandogli una sciarpata nerazzurra. Al rito funebre, celebrato da mons. Pasquale Pezzoli, hanno presenziato la sindaca Elena Carnevali insieme all’assessora Marzia Marchesi, l’amministratore delegato Luca Percassi e il direttore generale area corporate Andrea Fabris in rappresentanza di Atalanta, il rettore dell’Università di Bergamo Sergio Cavalieri. Tanti hanno partecipato a titolo spontaneo per manifestare partecipazione e cordoglio alla famiglia Claris così duramente colpita e che ha scelto di ricordarlo in fotografia con lo scatto del giorno in cui ha conseguito la laurea.
Particolarmente toccante la testimonianza di Andrea Foresti, suo allenatore alla Gavarnese, che ha ricordato il loro ultimo incontro avvenuto a Dublino nella magica serata del 22 maggio di un anno fa. Il mister ha richiamato i quattro colori simbolo della sua passione: il nero e blu dell’Atalanta, associando il nero all’eleganza e il blu al cielo, e l’arancio e il verde della Gavarnese, l’uno che richiama l’energia e l’altro la speranza e il manto del campo di calcio. Immaginando che Riccardo Claris possa “vedere l’Atalanta da un’altra prospettiva, sereno nella pace di Dio, non a cercare vendette, ma a trovare risposte”.
Fuori dalla chiesa il lungo e commovente abbraccio di Luca Percassi ai familiari di Riccardo Claris, che ha iniziato il suo ultimo viaggio seguito dal corteo dei tifosi della Curva Nord.
L’arrivo del feretro di Riccardo Claris alla Parrocchiale di Borgo Santa Caterina a Bergamo (Ph: A. Mariani)








Photogallery dei funerali di Riccardo Claris (Ph: Alberto Mariani)