Chi ha vinto la tappa di Bergamo? Prima di tutto il pubblico, straordinario, appassionato, presente. Una meravigliosa cornice che si è stagliata in euro e mondovisione. Poi onore e merito ai fuggitivi, che hanno affrontato una tappa con 3.600 metri di dislivello con coraggio e determinazione. Sul traguardo cittadino, nello stesso punto in cui nel 1976 Felice Gimondi trionfò sul cannibale Eddy Merckx, si è imposto allo sprint l’americano Brandon McNulty, davanti all’irlandese Ben Healy, che nel corso della tappa ha incamerato punti preziosi per concorrere alla maglia azzurra di migliore scalatore del Giro 2023, e all’italiano Frigo, che ha ceduto negli ultimi metri dopo una grande rimonta in corsa. Erano attesi i grandi, nella tappa pensata per onore proprio Felice Gimondi, con i corridori transitati da Sedrina, paese natio del grande campione, davanti al Museo del falegname “Tino Sana” di Almeno San Salvatore dove si conservano i cimeli gimondiani, e due volte sul viale a ridosso dei Propilei, che ha immortalato una storica vittoria allo sprint del Felice nazionale. Invece, quelli che lottano per la maglia rosa se ne sono stati guardinghi. Il leader della classifica, Bruno Armirail, è giunto con un ritardo di 7’26”, 35 secondi dietro Roglic e gli altri diretti rivali.
La corsa è iniziata con 17 uomini che hanno attaccato il valico di Valcava. Tra essi, i due protagonisti del duello finale, Ben Healy e Brandon McNulty. Healy è passato per primo al Gran premio della montagna di Valcava, dopo un teso duello spalla a spalla con Rubio, leader della classifica scalatori. L’irlandese si è ripetuto a Selvino, precedendo sempre il colombiano, che si è riscattato sul gran premio di seconda categoria di Miragolo San Salvatore imponendosi al fotofinish su Healy. Dopo il primo passaggio dal centro di Bergamo, lo scatto di Niccolò Bonifazio che ha guadagnato 40 secondi sul gruppo dei fuggitivi per andare ad aggiudicarsi il traguardo volante di Almenno San Bartolomeo. A 35 km dall’arrivo si è formato un terzetto al comando formato da Frigo, McNulty e Healy, il quale ha guadagnato 20 secondi sui due compagni di fuga transitando per primo in cima alla Roncola Alta. Quindi, il terzetto si è ricomposto con il rientro dell’americano prima, seguito da Frigo, che si è staccato sull’ultimo attacco alla salita di Città Alta per poi riagganciarsi a 500 metri dall’arrivo e lanciare da dietro la volata. Quando è sembrato che l’italiano ce la facesse, l’americano McNulty ha trovato le energie per il contro scatto bruciando Healy e Frigo. Prima vittoria di McNulty in una grande corsa a tappe. Si ricorderà di Bergamo.
L’americano Brandon McNulty, con la maglia bianca del Team Emirates (credits: Giro d’Italia 2023)
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Immagini dal percorso della 15a tappa in terra bergamasca (Ph: Alberto Mariani)
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Uno spettatore di eccezione: l’ex ciclista Ivan Quaranta, con le stampelle, 6 vittorie di tappa al Giro d’Italia e un giorno in maglia rosa.
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Lo sprint vincente di McNulty davanti a Healy e Frigo sul traguardo di Bergamo
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La maglia rosa della corsa, Bruno Armirail