Tecnica

Il mito di Pantani a vent’anni dalla scomparsa

14 Febbraio 2024

Eugenio Sorrentino

Il 14 febbraio del 2004, nel giorno di San Valentino, Marco Pantani cessava di vivere in un residence sul lungomare di Rimini. Una fine tragica, che non ne ha oscurato il mito. Per tutti gli appassionati di ciclismo il Pirata resta il campionissimo, le cui imprese sono consegnate alla leggenda. Vent’anni dopo, Marco Pantani sarà onorato dal Tour de France, che dopo la Firenze-Rimini del 29 giugno gli dedica la partenza della tappa del giorno successivo dalla natia Cesenatico, dove la piazza che ospita il monumento a lui dedicato diventerà piazza Pantani. Presumibilmente nel 2025. Non c’è punto dove sia passato il Giro e il Tour che non ricordi il Pirata. La sua impresa più grande è legata alla 15a tappa del Tour 1998, con arrivo sul Col du Galibier, dove avevano vinto Gino Bartali nel ’37 e Fausto Coppi nel ‘52. Partito da Grenoble con 3’01” di svantaggio dalla maglia gialla Jan Ullrich, alla fine della salita a Les Deux Alpes divenne leader della Grande Boucle relegando l’avversario a 5’56”. Maturò così l’accoppiata Giro-Tour. L’anno dopo, in maglia rosa, sarebbe stato fermato a Madonna di Campiglio. Inizio del declino, mai fine della leggenda.

Monumento a Marco Pantani, in piazza Marconi a Cesenatico, opera dell’artista bolognese Emanuela Pirantozzi (credits: Sesquipedale)