La quinta qualificazione in Champions nella storia dell’Atalanta porta la firma indelebile di Ibrahim Sulemana. Eroe non per caso, buttato dentro da Gasperini sull’1-1 proprio con il compito di aiutare l’attacco, utilizzando la sua fisicità, la sua energia, e anche il suo tiro da fuori mostrato in allenamento sui campi di Zingonia. Ci ha provato subito, il ragazzo ghanese, venendo rimpallato dal muro dei difensori giallorossi. Poi al 76’ il siluro scoccato di rincorsa da fuori area, imparabile per Svilar, appena otto minuti dopo essere entrato. Il gol che ha regalato i tre punti decisivi per la Champions e forse una svolta per questo 22enne centrocampista di belle speranze che finora era stato un oggetto misterioso. Appena sei spezzoni in campionato per soli 120 minuti di utilizzo fino a lunedì sera. Di questi, oltre la metà nell’unica gara in cui ha giocato veramente, in casa contro il Cagliari, a metà febbraio, 74 minuti in campo da ex di turno. Poi solo un minuto, nel finale al Meazza, contro il Milan. Due mesi senza giocare. E poi tutto in una notte, anzi in ventitré minuti: con il gol che può cambiare anche la sua carriera.
Come ha spiegato lo stesso Gasperini: “Sulemana è un ragazzo speciale, sempre educato, serio e rispettoso, che nonostante le poche occasioni avute non ha mai smesso di allenarsi con grande impegno. Ha nelle sue corde la capacità di calciare dalla distanza e si è visto chiaramente. Questo gol premia la sua dedizione e sicuramente lo aiuterà a fare un salto di qualità importante. Mi assumo anche qualche responsabilità per non averlo impiegato di più quest’anno, ma davanti a lui c’erano giocatori come De Roon, Ederson e Pasalic che non hanno mai mollato un centimetro.”
Classe 2003, cresciuto fino a 18 anni nel vivaio atalantino, poi transitato dal Verona, prima dell’approdo a 20 anni a Cagliari: una stagione in B e poi, sempre sotto la guida di Claudio Ranieri, la scorsa stagione in A con i rossoblu con 24 presenze e 2 gol. Fino al ritorno a Bergamo, acquistato in estate per 7 milioni dall’Atalanta, per avere un ragazzo di talento e potenzialità da far crescere dietro ai veterani della mediana, dietro a De Roon, il primo ad elogiarlo lunedì sera. Per Sulemana da adesso può essere un nuovo inizio in maglia nerazzurra.
Per Sulemana primo gol in nerazzurro dopo i due segnati in A con il Cagliari nella passata stagione (Ph: A. Mariani)