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Il Panathlon celebra il FairPlay di Maria Clotilde Adosini

21 Aprile 2023

Federica Sorrentino

Il Fair Play è di casa al Panathlon Club Mario Mangiarotti Bergamo. Lo è stato ancora di più nella serata dedicata a Maria Clotilde Adosini, la 18enne spadista orobica che il 28 febbraio scorso ha dato esempio di lealtà sportiva in una prova di Coppa del Mondo U20 a Beauvais, nei pressi di Parigi, quando, dopo essersi aggiudicata un incontro combattuto punto a punto con la coetanea francese Juliette Baudinot, informata di un errore arbitrale con avvenuta assegnazione di due stoccate in luogo di una, non ha esitato a tornare in pedana rimettendo in discussione il verdetto che alla fine l’ha vista perdente. Intervistata da Paolo Marabini, giornalista sportivo, Maria Clotilde Adosini, diventata panathleta onoraria, ha spiegato di giudicare normale il gesto perché lo sport è rispetto dell’avversario e l’onestà è un valore che le è stato inculcato dalla famiglia, oltre che appartenere all’arte della scherma. Su di lei, che sogna di raggiungere traguardi agonistici importanti e studiare medicina per diventare neurochirurgo, si sono accesi i riflettori del mondo sportivo quando è stata premiata per il suo gesto dalla campionessa francese Laura Flessel. Un gesto che non è rimasto isolato. Gaia Traditi, neocampionessa italiana di spada U23, deve il suo titolo al nobile comportamento di Emilia Rossatti, la quale, vedendola infortunata alla caviglia quando mancavano 17 secondi alla conclusione della finale, ha lasciato che il tempo scorresse senza operare ulteriori assalti che le avrebbero permesso di recuperare tre stoccate di svantaggio. Maria Clotilde Adosini è già passata alla storia e il Panathlon può vantarsi di annoverarla nel suo albo d’onore. Nella stessa serata, il sodalizio presieduto da Gianluigi Stanga ha accolto nella compagine dei soci Enzo Paris, fondatore della scuderia giovanile di motociclismo Fulvio Novelli, diventata moto club nel dicembre 2021, e stella di bronzo al merito sportivo.

Maria Clotilde Adosini tra Baldassarre Agnelli e Paolo Marabini, insieme a Gianluigi Stanga e Giuseppe Pezzoli (credits: Pernice Editori)