Tecnica

Il senso della Camminata Nerazzurra 

3 Marzo 2022

Federica Sorrentino

Il ritorno della Camminata Nerazzurra, che aveva inondato la città di Bergamo l’ultima volta il 2 giugno 2019 salutando l’ingresso e l’esordio dell’Atalanta in Champions League, non è una semplice nota di colore. Avervi rinunciato per due anni ha significato privilegiare il senso di responsabilità necessario per fronteggiare una pandemia che ha lasciato segni indelebili nella Bergamasca. La prossima, data ancora da decidere ma sempre di domenica mattina, sarà la quattordicesima edizione ed è pensabile che, sempre con i dovuti accorgimenti, saranno ancora tanti i partecipanti alla marcia indossando segni e colori atalantini. La sola certezza è che stavolta sulle maglie indossate dagli iscritti alla manifestazione (18mila nel 2019) ci sarà la firma di Gian Piero Gasperini. L’allenatore, cittadino onorario di Bergamo, sarà il testimonial di una iniziativa che si traduce tradizionalmente in beneficenza e ha permesso di raccogliere negli anni qualcosa come 600mila euro. Artefice di questo appuntamento, che si rinnova dopo la pausa forzata e non ha certamente visto attenuarsi passione e voglia di condividere il cammino tra le strade della città, è Marino Lazzarini, presidente del Centro Coordinamento Amici dell’Atalanta, che circa 6mila iscritti distribuiti in un centenaio di club.

Alla 14a edizione della Camminata Nerazzurra la maglia con la firma di Gasperini (credits: Centro Coordinamento Amici Atalanta)