Intraprendere la carriera di arbitro e imparare a esserlo risponde a una vocazione. Diventare un bravo fischietto e arrivare a dirigere le gare professionistiche è frutto di meritocrazia. Vale per tutti. Uomini e donne. Perché vedere accanto al presidente della Figc Gabriele Gravina donne arbitro promosse alla Can A e B dimostra quanto le prescelte siano giovani e brave e con tanta voglia di imporsi in un mondo che fino a qualche anno fa era declinato solo al maschile. Conforta avere sentito affermare dallo stesso Gravina, rivolto in particolare al presidente dell’AIA Alfredo Trentalange, l’invito a lavorare tutti insieme sulla passione per l’arbitraggio, che nelle ragazze cresce in maniera esponenziale, e riconoscere che il prossimo debutto in serie A di Maria Sole Ferrieri Caputi e Tiziana Trasciatti non è frutto del caso: alla base ci sono sacrificio, allenamento quotidiano, formazione e organizzazione all’interno di un sistema come l’AIA, che giorno dopo giorno si sviluppa. In questo momento in Italia sono associate all’AIA 1834 donne su 30557 arbitri, ma i numeri delle adepte è in costante crescita.
Sarà una bergamasca acquisita, la trentunenne Maria Sole Ferrieri Caputi della sezione di Livorno, la prima donna ad arbitrare in Serie A. Una svolta storica per il calcio italiano e per l’AIA, che ha deciso di puntare su questa ragazza laureata in Scienze Politiche e Sociologia, ricercatrice all’Università di Bergamo che dopo aver completato il percorso nelle categorie provinciali e regionali ha bruciato le tappe, facendo il suo esordio in Serie C nel 2020 per poi debuttare l’anno seguente in Serie B. L’anno scorso è stata il primo arbitro donna a dirigere la gara di una squadra della Serie A italiana arbitrando i sedicesimi di Coppa Italia tra Cagliari e Cittadella.
“Sono appassionata di calcio sin da bambina – ha raccontato – non ho mai giocato, mi sarebbe piaciuto, ma i miei genitori non volevano. Erano altri tempi. Poi è arrivato il corso arbitri e l’ho visto come un’occasione da cogliere”. Cresciuta avendo come punto di riferimento l’ex arbitro Carina Vitulano (la quale ha diretto Mondiali ed Europei di calcio femminile, quando se ne parlava poco), ora si prepara all’esordio nel massimo campionato. Un sogno che si realizza per chi continua a coltivarlo.
Maria Sole Ferrieri Caputi alla destra del presidente FIGC Gabriele Gravina (credits: FIGC)