Tecnica

Il Viaggio degli Eroi 40 anni dopo

11 Luglio 2022

Eugenio Sorrentino

L’omaggio che Enzo Bearzot e i suoi ventidue azzurri ricevono nel quarantesimo anniversario dell’impresa di Spagna 1982 ci ricorda quante volte occorrerebbe fare ammenda di giudizi affrettati, in taluni casi finanche cattivi e ingiustificati. L’11 luglio 1982 si compì un cammino che era iniziato nella crudezza di veri e propri attacchi alla dignità dei protagonisti della spedizione azzurra. Tante firme illustri dovettero ricredersi, ma soprattutto l’Italia del calcio segnò la rinascita di un intero Paese, ferito dagli anni di piombo, dallo scandalo scommesse e dalle incertezze economiche e preoccupazioni sociali. Se gli eroi di Spagna ’82 ancor’oggi si commuovono, significa che quella vittoria contribuì a scrivere una pagina della storia d’Italia. Se l’epica si estendesse dai miti greci ai nostri giorni, quella che venne incautamente e maldestramente definita la banda Bearzot avrebbe pieno diritto a un posto nell’Olimpo. Si sommarono il talento e il sacrificio, prevalse la voglia di riscatto, prese il sopravvento la reazione di persone oneste che oggi meritano di essere raccontate per ciò che sono state e continuano a rappresentare. “Il Viaggio degli Eroi”, film di Manlio Castagna, realizzato e proposto dalla Rai con la voce narrante di Marco Giallini, è un documento che consegna alle nuove generazioni un pezzo di vita vissuta da un’Italia diversa, a cui il calcio ha ridato onore e forza di riemergere. Chi c’era, invece, non può che rivivere ed esserne fiero.

L’immagine sulla locandina del film “Il Viaggio degli Eroi” di Manlio Castagna (credits: Rai Cinema)