Buona la ‘prima’ per il ritrovato Giorgio Scalvini. Che in Arabia, nella semifinale di Supercoppa Italiana persa contro l’Inter, è tornato in campo da titolare esattamente a sette mesi di distanza dalla rottura del legamento crociato. Prima maglia da titolare per il 21enne gioiello di Palazzolo e prima volta da centrocampista, ruolo in cui Gasperini lo aveva già impiegato due anni fa, nel 2022, nel suo anno da ‘rookie’, in un primo tentativo di plasmarlo da mediano, quando era ancora 18enne. Poi due anni da difensore, per esigenze tattiche, perché dietro i numeri erano tirati. Adesso questa nuova opportunità in mezzo, in quello che potrebbe essere il suo ruolo futuro, in un’ottica alla Marten De Roon, bravo a giocare sia da difensore che da mediano. A Riyadh i due hanno fatto copia per 55 minuti, ma in un’ottica futura Scalvini potrebbe proprio essere il naturale sostituito dell’olandese avviato verso i 34 anni. Se ne riparlerà tra un paio di stagioni, intanto il ragazzo di Palazzolo può crescere all’ombra di San Martino, rubandogli i trucchi del mestiere.
Dietro, con la crescita di Kossounou, ci sono quattro titolari per tre maglie, senza dimenticare anche Rafael Toloi come alternativa, in mezzo considerando che Sulemana non ha dato finora le risposte sperate sono in tre per due posti: De Roon, Ederson e Pasalic, ma il croato può dover coprire anche da trequartista. Con Scalvini da mediano sarebbero in quattro. La partita contro l’Inter ha certificato che la strada può essere questa, che Scalvini può essere un jolly da schierare in difesa o in mediana a seconda degli avversari e delle necessita. Intanto il talento palazzolese è tornato a giocare da titolare dopo sette mesi e a mettere minuti preziosi nelle gambe: per l’Atalanta è lui il vero rinforzo di gennaio!
Giorgio Scalvini è tornato titolare sette mesi dopo il grave infortunio al ginocchio (Ph: A. Mariani)
