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Outdoor 17 Ottobre 2025di Marco Enzo Venturini

In Australia MotoGP senza Marc Marquez e i giochi già fatti

Un weekend di gara ospitato da uno dei luoghi più iconici della storia del Motomondiale, ma con entrambi i titoli iridati già assegnati (Marc Marquez è già campione per i piloti, la Ducati per i costruttori), può avere motivi di interesse? Assolutamente sì, se colui che ha dominato il campionato è assente per infortunio e il suo compagno di squadra, uomo di riferimento della MotoGP negli ultimi anni, è ancora alla ricerca di competitività e continuità. Ma, soprattutto, sembra aver esaurito la pazienza. Ecco perché l’uomo al centro dei riflettori a Phillip Island tornerà ad essere Pecco Bagnaia.

Partiamo dall’elenco degli assenti. Il Gran Premio d’Australia 2025 non si disputerà semplicemente senza Marc Marquez (al suo posto la Ducati manderà in pista il sempre affidabile Michele Pirro). Anche in Aprilia bisogna rimpiazzare lo sfortunatissimo Jorge Martin, ancora una volta rimpiazzato da Lorenzo Savadori, e rivedremo anche Pol Espargaró in sella alla KTM di Maverick Viñales. Facile quindi immaginarsi qualche sorpresa sul sempre insidiosissimo quanto affascinante circuito di Phillip Island. Tanto più che anche Marco Bezzecchi, autentica rivelazione della seconda metà del campionato, non è al meglio dal punto di vista fisico e dovrà anche scontare due long lap penalty per l’incidente di Mandalika con il neo campione del mondo. D’altro canto, però, anche Bagnaia resta alle prese con problemi di competitività con la sua Desmosedici tornati ad essere profondi dopo l’exploit del Gran Premio del Giappone.

«In Ducati bisogna andare tutti nella stessa direzione. Lavoriamo per una sola squadra, e mi sono stufato di dare spiegazioni dal punto di vista tecnico. È tutto l’anno che lo faccio. Se volete discutere di questi aspetti, fatelo con chi è a capo del progetto», ha sbottato Bagnaia all’arrivo in Australia. Per poi entrare più nel merito del weekend di Phillip Island: «Se mi sentirò a mio agio con la moto come a Motegi potrò lottare almeno per il podio. Se però andrà come a Mandalika, l’unica cosa importante sarà tagliare il traguardo indipendentemente dalla posizione. In giornata avrò una riunione con il team, e spero di cuore che abbiano trovato la strada giusta. Voglio credere nel secondo posto mondiale, ma se qui l’anteriore non dovesse rivelarsi stabile sarà un incubo».

Un altro dei potenziali protagonisti del Gran Premio d’Australia, Marco Bezzecchi, avrà invece l’handicap della doppia penalità da scontare in pista. Il romagnolo dell’Aprilia però non si arrende: «Non posso che rispettare la decisione presa. Adesso non mi resta che guardare avanti e cercare di ottenere il meglio in pista, nonostante la penalità». Chi potrebbe quindi emergere con prepotenza, tra i curvoni e i saliscendi con vista sulla scogliera della spettacolare isola australiana, è Alex Marquez. Un po’ scomparso dalla storica vittoria a Montmelò del 7 settembre, il portacolori del Team Gresini ha pur sempre conquistato due terzi posti da allora e a Phillip Island potrebbe rendere aritmetica la conquista della corona di vicecampione del mondo. «Lo ammetto, voglio chiudere i conti il prima possibile. Così poi potrò guidare più liberamente – ha dichiarato il catalano -. Senza Marc abbiamo tutti più possibilità di vincere, tanto più che qui si corre in senso antiorario. E arrivare secondo nel mondiale è certamente importante dal punto di vista economico, ma un altro aspetto mi preme ancora di più. Cioè la prospettiva, tra 15 anni, di trovarmi con mio fratello e riflettere sul fatto che siamo stati i padroni della MotoGP. Sarebbe un sogno». Ora l’unico ostacolo che potrebbe impedirne la realizzazione è proprio Pecco Bagnaia.

La Ducati, senza Marc Marquez già campione del mondo, cerca un nuovo successo sul circuito di Phillip Island (credits: Ducati Corse)