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Outdoor 19 Ottobre 2025di Marco Enzo Venturini

In Australia spunta Raul Fernandez, Bezzecchi supera Bagnaia

Il grande sogno ad occhi aperti di un nuovo protagonista, l’obiettivo raggiunto da uno dei nomi più importanti di questa fase di stagione e, purtroppo, l’incubo che prosegue per chi invece non riesce proprio a trovare una via d’uscita dai suoi problemi. Phillip Island mantiene le aspettative e, con Marc Marquez fermo per infortunio, mischia abbondantemente le carte. Lo fa però anche più del previsto regalando la vittoria del Gran Premio d’Australia a Raul Fernandez, un pilota che non aveva ancora mai vinto in MotoGP e che in generale non si aggiudicava una gara da 1435 giorni (Valencia 2021, in Moto2). Chi non tradisce le attese è invece Marco Bezzecchi, terzo al traguardo alle spalle di un ottimo Fabio Di Giannantonio e terzo anche nella classifica generale. È infatti sorpasso su Pecco Bagnaia, lentissimo al sabato e caduto alla domenica in un nuovo punto più basso del suo 2025 da dimenticare.

Che qualcosa di anomalo potesse succedere a Phillip Island lo si sapeva ancora prima dell’arrivo della MotoGP in Australia, avvenuto senza gli ultimi due campioni del mondo (quello di quest’anno, Marc Marquez, e quello del 2024 Jorge Martin) entrambi assenti per le conseguenze degli incidenti in Indonesia. Ma era facile immaginare che la domenica sparigliasse ulteriori carte, considerato il dominio di Bezzecchi nella Sprint Race e la penalità che il romagnolo avrebbe dovuto scontare in pista durante il Gran Premio d’Australia. Del tutto inatteso è però il dominio totale sulla corsa che riesce a imprimere Raul Fernandez, in sella a una Aprilia Trackhouse che non aveva ancora mai vinto nella classe regina. E invece lo spagnolo si prende la vetta al quinto giro, in occasione del primo Long Lap Penalty di Bezzecchi, resiste per un paio di tornate all’inizialmente arrembante Acosta e poi semina tutti. Un trionfo da veterano, proprio per lui che non aveva mai più vinto da quattro anni senza peraltro aver mai conquistato nemmeno un podio in top class. E la firma sullo storico successo numero 300 dell’Aprilia in tutte le classi (6 in MotoGP, 143 in 250, 151 in 125) è proprio la sua.

L’altro grande tema della giornata diventa quindi la rincorsa di Bezzecchi, possibile dominatore della gara che deve ripartire invece dal sesto posto dopo aver scontato il doppio Long Lap Penalty. Alla fine arriva un podio da applausi, grazie ai sorpassi su Quartararo e Acosta (entrambi in crisi dopo un inizio nelle primissime posizioni) e soprattutto quello su Alex Marquez, il grande assente di Phillip Island: nella giornata che avrebbe potuto laurearlo aritmeticamente vicecampione del mondo, il catalano precipita nell’anonimato e chiude quarto un weekend australiano completamente privo di acuti per lui. Tra Fernandez e il Bez si piazza solo Di Giannantonio, tirato a lustro su un tracciato complicatissimo e a lungo il più veloce in pista.

Proprio il contrario di ciò che accade a Bagnaia, il cui passo del gambero se non altro finisce prima del previsto. Malinconicamente penultimo nella Sprint Race precedendo il solo Pirro (sostituto di Marc Marquez sull’altra Ducati ufficiale), Pecco si era visto costretto addirittura a non completare nemmeno un giro del warm up a causa delle troppe vibrazioni della sua Desmosedici. In gara sembra di nuovo precipitare nelle retrovie, per poi apparentemente riprendersi con i sorpassi a Oliveira, Ogura, Morbidelli, Aldeguer: meglio di niente. Quando però era dodicesimo, ecco una nuova caduta e il ritiro. L’incubo sembra proprio non finire mai, e ora la classifica dice che Bezzecchi è avanti di 8 punti.

Aprilia a Phillip Island festeggia la vittoria di Raúl Fernández e il terzo posto di Marco Bezzecchi, autore di una rimonta straordinaria nonostante due long lap penalty (credits: Aprilia)